Chi ha iniziato a usare il cellulare da bambino rischia il tumore al cervello 5 volte più di chi ha cominciato da adulto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-09-2008]
I cellulari fanno male, ma non a tutti nella stessa misura: quelli che rischiano di più sono bambini, adolescenti e giovani fino ai 20 anni, per i quali la possibilità di sviluppare un tumore al cervello è cinque volte più alta se usano il telefonino.
Questa è la sintesi di una ricerca svedese pubblicata dall'inglese Indipendent on Sunday e che sta facendo molto discutere per i risultati cui è arrivata. Se da sempre si parla dell'eventuale pericolosità delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari, ora sembrano arrivate le conferme.
Secondo gli autori della ricerca, coordinati dal professor Lennart Hardell dell'Ospedale Universitario di Orebro, i bambini sotto i 12 anni dovrebbero usare il cellulare "solo in caso di emergenza"; per i teenager, invece, cui è difficile vietare il telefonino, il consiglio è "usare il vivavoce" e "concentrarsi sui messaggi di testo".
"Le persone che hanno iniziato a usare i telefoni mobili prima dei 20 anni hanno 5 volte più possibilità di sviluppare un glioma", un tumore del tessuto nervoso. Non sono solo i cellulari a essere sotto accusa, ma tutti i dispositivi portatili: tra i pericoli ci sono anche i cordless, diffusi in molte case, e le trasmissioni Wi-Fi.
Per chi ha cominciato dopo i 20 anni, invece, dopo 10 anni di uso dei telefonini la possibiltà di sviluppari un glioma è maggiore solo del 50 per cento (rispetto a chi non usa il telefonino) ed è doppia quella di incorrere in un tumore del nervo acustico (che causa sordità), mentre non ci sono dati a così lungo termine per chi abbia cominciato da giovane.
Finora non erano state dette parole così chiare su questo argomento; nessuno aveva mai affermato in maniera tanto categorica i seri rischi connessi all'uso dei cellulari e degli altri apparecchi mobili. E c'è anche chi ritiene che i risultati di questa ricerca siano falsati.
Secondo il National Radiological Protection Board inglese (cui il governo britannico si affida per stabilire i livelli di sicurezza), nello studio svedese "non abbiamo trovato un accrescimento del rischio di tumore al cervallo associato all'esposizione ai telefoni mobili". Mancherebbe la necessaria "precisione statistica" per trarre la conclusioni di cui Hardell sembra tanto sicuro.
Il professore svedese, infatti, non ha dubbi: "È un segnale d'avvertimento. È molto preoccupante. Dovremmo prendere delle precauzioni". Anche perché ci sono tumori che impiegano decenni a svilupparsi: molto più tempo rispetto alla presenza dei telefonini sul mercato. I danni sul lungo periodo - specialmente per i giovani, sui quali si vedranno gli effetti solo tra trenta o quarant'anni - potrebbero dunque essere ben peggiori di quanto appaia ora.
Secondo David Carpenter, della Scuola di Salute Pubblica dell'Università di New York, "i bambini passano molto tempo al telefonino. Potremmo trovarci di fronte a una crisi della salute pubblica in un'epidemia di tumori al cervello come risultato dell'uso dei telefoni cellulari".
Lennardt Hardell vorrebbe ora fare altri studi perché il quadro sembra davvero preoccupante. Finché ulteriori ricerche non chiariranno meglio la situazione, il consiglio che tutti danno è ridurre l'uso del cellulare.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|