Il computer gestuale che ci presenta il futuro

E' arrivato QB1, la prima macchina in grado di identificare gli utenti e di interpretarne i gesti traducendoli in comandi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-03-2009]

Sebbene ancora in fase di prototipo, è un po' la realizzazione di un sogno fantascientifico; infatti la gestualità umana è in grado di trasmettere una gamma pressoché infinita di significati, che abbiamo imparato a decoficare sin dall'infanzia e che sono entrati a far parte degli automatismi della vita associata.

Immaginare una macchina in grado di ricevere comandi senza l'intermediazione di una qualche forma di energia e del marchingegno destinato a trasmetterla, è una cosa che lascia stupefatti e apre grandi possibilità di utilizzo. Una macchina del genere spazierebbe dal campo delle macchine utensili alla microchirurgia, dalla ludica alla didattica e per qualche aspetto perfino alla revisione della semantica.

Ci è riuiscito QB1, evoluzione di un altro prototipo visto lo scorso anno a New York e denominato Wizkid; ma quello visto adesso in azione non è la simulazione di un maghetto ma è qualcosa che solo può essere definita come la "prima creatura informatica".

Presentata a Ginevra durante il Lift in anteprima mondiale, è costituita da un braccio articolato che regge un monitor, ma non possiede hardware visibile destinato all'iput dei dati; anzi, secondo quanto tenta di spiegare il responsabile del laboratorio Nicolas Henchoz, è il computer che si rende parte attiva e cerca di prevenire i desideri dell'utilizzatore.

Quest'ultimo infatti dovrà mettere in pratica uno specifico linguaggio procedurale, composto da gesti diversi compiuti anche simultaneamente dalle due mani; la macchina infatti interagisce con l'ambiente e la persona che ha di fronte, proponendole dei contenuti che l'interlocutore potrà accettare o rifiutare gesticolando adeguatamente.

Allo stesso modo, se il contenuto offerto è di tipo sonoro, sempre a gesti si potrà variare l'intensità e il timbro; e probabilmente altre possibilità ancora saranno introsotte in un prossimo futuro.

Henchoz e il designer Martino d'Esposito stanno selezionando volontari disposti a effettuare dei test con la nuova sorprendente macchina; che tuttavia si propone come un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di qualcosa che a giusto titolo potrebbe essere definito un nuovo genere di "essere pensante".

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Commenti all'articolo (2)

Probabilmente tramite due telecamere, per avere un "visione" tridimensionale, in modo da percepire movimenti anche in profondità e non solo laterali. Magari a infrarossi, costano meno e funzionano, con un'illuminatore led, anche al buio. :)
4-3-2009 20:53

Il computer come percepisce i movimenti? Leggi tutto
2-3-2009 14:31

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