Agri-cultura dal basso

Mentre noi tecnocrati usiamo la rete come una zappa, i contadini hacker ce ne insegnano il corretto utilizzo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-06-2005]

Logo Biodiversità.info

Di biodiversita.info abbiamo già parlato. È il riferimento di un gruppo di veri e propri contadini hacker, ribelli allo strapotere delle multinazionali dell'agricoltura. Contro l'ideale della monocoltura chimica e transgenica, essi diffondono la cultura della biodiversità, di cui si fanno custodi e protettori.

In questo articolo non intendiamo parlare dei contenuti del sito, che personalmente riteniamo importantissimi, quanto notare l'uso che queste persone fanno della tecnologia a loro disposizione. Il sito è costruito con software libero Open Source e ospitato su server Linux, ci tengono a far sapere. Ma la loro lungimiranza si spinge oltre.

Lo si capisce dalla presentazione della sezione dedicata alle guide di coltivazione, da poco inaugurata. Nell'articolo, Miklon scrive: "Lo scopo della guida [...] è quello di condividere lo scambio delle proprie esperienze, successi e insuccessi, proprio come facevano una volta i contadini in piena società rurale."

"Molti temi sono già trattati in maniera spontanea sul forum. [...] La guida non li soppianterà, ma rappresenterà un modo più leggibile per raccoglierli. Potete formulare una domanda specifica sul forum: chi risponderà, se vorrà, potrà aggiungere le risposte anche nella guida."

Sembra proprio che Miklon, Alberto e soci abbiano colto appieno il valore e l'uso della rete: niente strumenti verticali e monodirezionali, come i siti-vetrina o, peggio, le catene di S. Antonio.

Ben altre armi servono per combattere la cultura ufficiale, quella delle multinazionali dell'agrobusiness, ma anche quella che ci propina balle tipo "la guerra è stata fatta perchè l'Iraq aveva le armi di distruzione di massa", oppure "la benzina col benzene e la marmitta catalitica sono un beneficio per la salute pubblica".

Per dirla con paroloni difficili: la superiorità della rete come medium di comunicazione, si basa sulla bidirezionalità e sull'orizzontalità dei flussi di comunicazione. Se si usano strumenti adeguati, si possono sfruttare queste caratteristiche, altrimenti riduciamo l'Internet a medium banale e non interattivo, come la radio e la televisione.

I gruppi più chiusi, o quelli di argomento strettamente tecnico possono scegliere la mailing list, anche controllata da moderatori. Con un maggiore impatto mediatico, è disponibile il forum, uno strumento molto caro anche a noi di Zeus News, che può trattare agevolmente argomenti più terra-terra.

Ma chi ha necessità di rendere le informazioni disponibili, classificate e fruibili a visitatori esterni, deve seguire l'esempio di wikipedia.org e di biodiversita.info: sistemi di scrittura e controllo a più mani, i cui risultati siano consultabili dal più babbeo dei neofiti.

Noi, operatori dell'Information Technology, seguitiamo a inviare catene di S. Antonio impersonali via mail, ignari che questo malcostume, come dice il lettore Marcello, squalifica la rete come portatrice di cultura e ne pregiudica la libertà futura. I contadini hacker, invece, ci danno lezioni sul fair use dello strumento di libertà più avanzato e potente che abbiamo mai avuto.

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