Green Dam è solo rimandato, anche se non ci sono date precise. Un'azienda californiana lancia accuse di violazione della proprietà intellettuale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-07-2009]
"Il governo procederà all'attivazione del programma Green Dam. È solo una questione di tempo": questo è quanto una non meglio identificata fonte interna del Ministero dell'Industria cinese avrebbe dichiarato al China Daily.
L'installazione del filtro che avrebbe dovuto equipaggiare dal primo luglio su ogni Pc venduto in Cina - e che all'ultimo minuto è stata sospesa - è ancora ben presente nei piani del governo: prima o poi diventerà obbligatoria.
I festeggiamenti che hanno avuto luogo a Pechino - al posto delle previste manifestazioni di protesta - sono stati un po' prematuri: le critiche dei Paesi stranieri non hanno convinto la Cina e tornare sui propri passi, ma il rinvio è stato deciso per motivi esclusivamente tecnici.
Tutti i costruttori di computer si adegueranno, questo è ovvio: Sony, dal canto proprio, ha già provveduto per tempo.
Tuttavia le aziende internazionali potrebbero incontrare altri problemi se adotteranno Green Dam: la Solid Oak, azienda di software californiana, sta pensando di citare in giudizio gli sviluppatori di Green Dam per violazione di copyright.
Secondo Solid Oak, il software cinese non è altro che una maldestra copia di CyberSitter, il filtro antiporno sviluppato dall'azienda americana, e le società che lo includeranno nei Pc che venderanno in Cina potrebbero essere considerate complici di violazione della proprietà intellettuale.
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