Chiunque può creare facilmente il proprio ransomware e darsi al crimine informatico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-05-2015]
Sono lontani i tempi in cui per diffondere malware era indispensabile possedere serie conoscenze di programmazione e architettura dei sistemi: oggi chi vuole distribuire il proprio virus si può affidare tranquillamente a prodotti venduti in kit.
Finora l'unico tipo di malware per il quale non esistevano soluzioni già pronte era il ransomware, che è poi un rappresentante particolarmente odioso della categoria.
Il ransomware non si limita a fare danni o a sottrarre informazioni: blocca l'accesso ai dati contenuti nel computer, spesso cifrando i file dell'utente, e chiedendo un riscatto (ransom = riscatto) per restituire l'accesso.
McAfee ha di recente scoperto che ora chiunque può creare il proprio ransomware, e senza sborsare un euro, grazie a Tox.
Tox è infatti completamente gratuito: basta registrarsi al sito, inserire il valore del riscatto, dichiarare la propria "causa" e completare un Captcha: a quel punto verrà automaticamente confezionato un piccolo eseguibile (2 Mbyte) mascherato da screensaver per Windows e pertanto dotato dell'estensione .scr.
La distribuzione del malware spetta poi al committente, che deve avere un account Bitcoin tramite il quale ricevere il riscatto; di questo, il sito di Tox si tiene il 30%.
Tox si appoggia a TOR per garantire un certo anonimato e lo usa anche per controllare la diffusione del malware stesso così da non farsi scappare i pagamenti; secondo McAfee, è anche piuttosto bravo a non farsi scoprire una volta che si è installato sul computer della vittima.
A parte questo, il ransomware in questione non è particolarmente complesso e non ha un codice particolarmente efficiente; raggiunge però il proprio obiettivo, e potrebbe essere soltanto il primo esemplare di una nuova generazione di malware "su ordinazione".
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