La curiosa lista delle pubblicità vietate di Google, paese per paese



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-10-2017]

google pubblicita

Google è uno dei più grandi gestori di pubblicità digitale del pianeta, e a giudicare dal numero di inserzioni che offrono i prodotti più disparati e ridicoli che vediamo online sembrerebbe che non ci sia alcun limite a quello che si può pubblicizzare. Ma in realtà esiste una lista pubblica di prodotti di cui Google non consente la pubblicità, ed è differente da un paese all'altro, ed è intrigante da esplorare: un modo insolito di esplorare le differenze sociali e culturali fra i paesi.

Va detto che questa lista non è completa: è soltanto un'elencazione parziale e Google precisa che l'inserzionista rimane responsabile del rispetto delle leggi locali.

Sapevate che in Italia Google respinge la pubblicità di kit per il test per l'HIV e per la "pillola del giorno dopo"? O che in Bangladesh e Pakistan sono vietati gli spot per i cibi per neonati, mentre a Taiwan sono vietati i servizi che procurano spose internazionali?

In Brasile, per esempio, ci sono restrizioni sugli strumenti di misura (quali non si sa) e sono vietate le pubblicità per candidati o partiti politici e quelle per creatina, carnitina e altre sostanze simili. In Francia e Germania, invece, sono vietate le inserzioni per i test di paternità e per Scientology. Nel Regno Unito ci sono restrizioni sugli sbiancanti per denti che contengano più dello 0,1% di perossido di idrogeno (o acqua ossigenata).

In Giappone spiccano i divieti di pubblicizzare forme di finanziamento da mercato nero e il voyeurismo fotografico.

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In Russia, invece, sono vietati gli spot per gli accendini, per l'alcol etilico, per i dispositivi medici, per le valute virtuali e per la "saponina derivata dal cervo del nord" (che non sapevo neanche esistesse).

In Svizzera, Francia, Germania e Belgio è vietata la pubblicità di prodotti per il rilevamento di radar (presumibilmente quelli per i rilevatori stradali di velocità).

Se trovate altri esempi curiosi, segnalateli nei commenti qui sotto.

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (2)

In questo paese di m.... le marchette al Vaticano hanno sempre pagato benissimo purtroppo. Personalmente non ho nullo contro chi crede ma solo se evita di limitare la mia libertà e di impormi - o cercare di impormi - le sue credenze e convinzioni in qualsiasi campo. :twisted:
25-10-2017 18:53

e quindi in Italia Big G non consente la pubblicità della pillola del giorno dopo, ma consente di pubblicizzare tutti quei servizi, al limite della truffa (perché mi scrive bluffa e non t-r-uffa?) e del raggiro, che sui nostri smartphone (per gli utenti meno avveduti) comportano l'addebito istantaneo di tariffe esorbitanti (in... Leggi tutto
25-10-2017 09:59

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