In carcere l'uomo che cercava di allungare la vita ai vecchi Pc



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-05-2018]

eric lundgren cd ripristino windows 7

Eric Lundgren è un trentatreenne americano, della California meridionale, che ha avuto un'idea meritoria per guadagnarsi da vivere: recuperare i rifiuti elettronici (e-waste) e dar loro nuova vita.

Le parti di computer, smartphone e apparecchi elettronici in generale che vengono buttati via possono spesso essere riutilizzate in modi innovativi, assemblandole per costruire nuovi apparecchi: per esempio è proprio utilizzando componenti gettati che Lundgren è riuscito a costruire un'auto elettrica in grado di superare la popolare Tesla di Elon Musk quanto ad autonomia.

Parte dell'attività di Lundgren, la cui azienda IT Asset Partners oggi dà lavoro a 100 persone e ricicla oltre 20.000 tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno, riguarda il mantenimento in vita dei vecchi computer, che spesso sono ancora oggi perfettamente in grado di svolgere il lavoro da ufficio richiesto normalmente da un'infinità di aziende.

Per aiutare i possessori di Pc "anziani", Lundgren ha contattato un'azienda cinese e le ha commissionato la realizzazione di 28.000 copie del disco di installazione di Windows 7, lo stesso che è disponibile gratuitamente tramite il sito di Microsoft sotto forma di immagine Iso.

Si tratta di dischi che per chi non possiede un computer e una relativa licenza Windows sono inutili, in quanto il sistema operativo non può essere attivato né usato legalmente; ma per chi ha da qualche anno un Pc con legittima licenza, e purtroppo ha perso il Cd che inizialmente gli era stato fornito con la macchina, possono rappresentare la salvezza quando si tratta di dover procedere a una formattazione.

Non tutti, infatti, sanno che Microsoft mette a disposizione liberamente le immagini dei propri sistemi (anche quella di Windows 10 si può scaricare dal sito dell'azienda) o, se lo sanno, a volte pur sentendosi in grado di affrontare una formattazione non sanno come masterizzare dette immagini sui supporti.

Così Lundgren ha pensato di intervenire: il piano prevedeva di farsi spedire di dischi dalla Cina a un intermediatore in Florida, e quindi di vendere i dischi a 25 centesimi l'uno ai negozi che si occupano di fornire computer rimessi a nuovo, i quali potranno poi darli ai clienti.

I problemi sono iniziati quando, nel 2012, la dogana statunitense ha sequestrato una consegna di dischi e ha iniziato a indagare su di essi. Non solo: i doganieri si sono accordati con il mediatore della Florida perché questi si offrisse di acquistarne una parte e far così scattare una "trappola".

Non appena il mediatore ha inviato a Lundgren 3.400 dollari, entrambi sono stati accusati di associazione a delinquere, traffico di materiale contraffatto e violazione del diritto d'autore, accuse per le quali l'uomo della Florida ha patteggiato una pena di sei mesi di arresti domiciliari, concessigli grazie alla sua volontà di collaborare.

Lundgren, dal canto proprio, s'è dichiarato colpevole delle accuse ma ha sostenuto anche che il valore dei dischi in sé era pari a zero, e che pertanto nessuno veniva danneggiato dalla sua attività: né Microsoft, che non vende dischi di ripristino, né altri produttori di computer.

Secondo gli investigatori federali, invece, ogni disco aveva un valore di 299 dollari: per tanto Lundgren avrebbe causato a Microsoft perdite per 8,3 milioni di dollari.

Dopo la battaglia legale, che nei giorni scorsi è arrivata a conclusione, la cifra è scesa a 25 dollari per disco: 700.000 dollari in totale, che l'imprenditore californiano è stato condannato a pagare insieme a 50.000 dollari di multa. Inoltre dovrà passare 15 mesi in prigione.

Il calcolo del valore dei dischi è stato fatto tenendo in considerazione che quella indicata - 25 dollari - è la cifra chiesta da Microsoft a quanti commerciano in computer rinnovati; tuttavia, si tratta di un computo che include la presenza di una regolare licenza, di cui i dischi di Lundgren erano sprovvisti.

«Le vendita di questi sistemi operativi contraffatti hanno danneggiato le vendite di sistemi operativi originali che Microsoft avrebbe potuto fare» ha dichiarato l'avvocato del gigante di Redmond durante il processo, pur sapendo bene che le licenze non erano incluse.

Secondo Lundgren, il cuore dell'intera vicenda non è la vendita più o meno autorizzata di qualche Cd: è l'esistenza stessa di un mercato per i Pc ricondizionati.

Con la condanna dell'imprenditore è stato quindi stabilito un precedente: qualsiasi altro produttore che voglia perseguire penalmente chi distribuisce Cd o Dvd di ripristino ha, se non proprio la strada spianata, almeno la via tracciata.

Dal punto di vista di chi vende Pc, ma anche di chi vende i sistemi operativi che sempre li accompagnano, è molto meglio che i modelli più vecchi svaniscano dal mercato, così che gli utenti continuino ad acquistare prodotti nuovi, piuttosto che lasciar circolare macchine sulle quali non possono più guadagnare niente. Il vero crimine di Lundgren, dunque, è aver cercato di estendere la vita dei computer.

«Mi sono intromesso nella loro agenda» ha dichiarato Lundgren. «Andrò in prigione, e l'ho accettato. Ma ciò che non mi sta bene è che la gente non capisce perché vada in prigione. Spero che la mia storia possa far luce sull'epidemia di rifiuti elettronici che abbiamo negli Stati Uniti. A che punto bisogna arrivare prima che la gente si alzi e dica qualcosa? Io non ho detto qualcosa, l'ho fatto e basta».

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