Alcuni giornalisti accedevano ai telefonini di centinaia di Vip, tra cui i reali inglesi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-09-2010]
La vicenda è iniziata quasi cinque anni fa, nel novembre 2005, quando alcuni dipendenti della famiglia reale inglese scoprirono che i loro telefonini venivano regolarmente intercettati: messi sull'avviso da alcuni messaggi vocali contrassegnati come ascoltati - e che erano certi di non aver mai aperto - avvisarono Scotland Yard.
Gli investigatori non tardarono a scoprire che dietro alle intercettazioni c'erano alcuni giornalisti del tabloid News of the World, il cui vicedirettore allora era Andy Coulson, che erano riusciti ad accedere anche ai telefonini dei principi William e Harry.
Pare che l'operazione non sia stata troppo difficile: in molti casi sarebbe stato sufficiente tentare l'accesso provando a utilizzare il Pin assegnato di default ai vari numeri di telefono, che i proprietari non avrebbero mai cambiato.
L'inchiesta si chiuse con l'arresto di Glenn Mulcaire - investigatore privato che collaborava col tabloid - e di Clive Goodman, giornalista di News of the World che si occupava di coprire proprio la famiglia reale. Coulson di lì a poco si dimise, pur affermando di non saperne niente.
Ora le indagini sono state riaperte poiché secondo le confessioni di alcuni ex giornalisti del tabloid, pubblicate dal New York Times, le intercettazioni sarebbero state pratica normale, appoggiate e incoraggiate proprio da Andy Coulson.
Tra i personaggi intercettati ci sarebbero - oltre ai due principi - i calciatori Wayne Rooney e David Beckham e la moglie di quest'ultimo, ma la lista comprenderebbe centinaia di nomi.
È qui che la faccenda si complica ulteriormente, perché oggi Coulson è il capo dell'ufficio stampa del primo ministro David Cameron; Coulson ha nuovamente negato ogni accusa, ma si è detto disponibile a incontrare la polizia per esprimere la propria opinione sulla vicenda.
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