Numerosi sono i danni cutanei provocati dai portatili: tenerli sulle gambe tutti i giorni e troppo a lungo fa decisamente male.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-10-2010]
Sono una decina ogni anno le persone vittime dei danni descritti in un articolo, pubblicato di recente sulla rivista Pediatrics, circa i danni riscontrati soprattutto da adolescenti che usano per molto tempo un computer portatile tenendolo appoggiato sulle gambe.
Il testo, scritto da A. Arnold e P. Itin dell'Università di Basilea, prende le mosse dal caso di un ragazzo di appena dodici anni che ha permesso di dimostrare gli effetti negativi di un certo modo di adoperare i notebook.
Chi ha fatto un uso intenso del laptop è rimasto vittima di eritemi, decolorazioni della pelle e dilatazione dei capillari più superficiali, fenomeni localizzati nella parte superiore delle cosce e attribuibili alla lunga esposizione al calore sprigionato dal portatile.
Tale sindrome ricorre frequentemente in caso di dolori reumatici quando i pazienti applicano sulla zone doloranti, ricorsivamente e per lunghi periodi, borse calde e rimedi simili.
Di solito interrompendo le applicazioni gli effetti negativi scompaiono nel breve periodo, tuttavia nei casi più gravi i danni si potrebbero rivelare permanenti e, estetica a parte, si può correre il rischio dell'insorgenza di un carcinoma cutaneo.
Quello del dodicenne è il primo caso documentato di danno cutaneo da calore certamente addebitabile a un portatile; il bello - o il brutto - della faccenda è che l'interessato ha confessato di essersi resi conto benissimo che la macchina scottava (fino a 50°, riporta lo studio) ma di aver continuato imperterrito senza cambiare posizione per periodi medi continuativi di circa 6 ore al giorno.
Solo in un secondo tempo si è accorto della decolorazione permanente della propria pelle, e i genitori si sono rivolti a un medico.
È consigliabile a questo punto adottare una protezione anticalore e una miglior ventilazione del laptop, oltre a un avviso che metta in guardia gli utilizzatori dal prolungato uso della macchina a contatto con il corpo; ma soprattutto la miglior prevenzione parrebbe come al solito l'impiego una normale dose di buonsenso da parte di tutti, genitori compresi.
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