Gli USA considerano i tracker bittorrent e i siti di file hosting come potenziali cause di danni economici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-12-2011]
L'ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d'America (USTR) ha pubblicato la seconda Out-of-Cycle Review of Notorious Markets, un rapporto realizzato in preparazione allo Special 301 sullo stato del commercio degli USA.
All'interno di questo rapporto si nota una lista piuttosto interessante. Essa comprende i maggiori siti collegati a BitTorrent, indicati come potenziali minacce.
La lista - che comprende The Pirate Bay, IsoHunt, Btjunkie, Kickasstorrents, torrentz.com, Demonoid, openbittorrent e altri - è stata realizzata secondo le indicazioni delle lobby che difendono il copyright, RIAA e MPAA in primis. L'articolo continua qui sotto.
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Lo USTR ammette che detti siti possono anche essere utilizzati per la condivisione di materiale legale, ma l'attenzione principale è rivolta verso il materiale illegale.
Nel mirino sono finiti anche i siti di file hosting, come MegaUpload (ultimamente diventano ancor più noto per la questione relativa al brano rimosso da YouTube) e Putlocker.
Tra i siti che gli USA guardano con sospetto c'è anche Vkontakte, il social network più noto in Russia, il quale s'è però già premurato di contattare lo USTR per chiarire la propria posizione.
La presenza di determinati siti nella lista non è di per sé indice di una prossima azione legale ma resta comunque preoccupante, perché addita come pirati diversi servizi sulla base della sola parola di RIAA e MPAA.
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