Gli oli esausti si trasformano in combustibile ecologico ed economico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2013]
La britannica Biobot ha presentato Biobot 20, un apparecchio in grado di convertire gli oli domestici esausti (come l'olio rimasto dopo la frittura, per esempio) in biodiesel.
Di dimensioni ridotte (25x50x60 centimetri) e dal peso relativamente contenuto (17 kg), Biobot 20 tratta 20 litri di olio per volta: da questi, uniti a 4 litri di metanolo, è in grado di produrre 15 litri di biodiesel in 12 ore di lavoro tramite il processo di transesterificazione. L'articolo continua qui sotto.
La prima fase prevede il riempimento del serbatoio di Biobot 20 con l'olio esausto; quindi occorre riscaldare l'olio (l'elemento riscaldante si alimenta dalla normale rete elettrica) e mescolarlo durante questo processo (manualmente, tramite l'apposita manovella).
Quindi occorre testare l'olio con il kit fornito, per controllare la presenza di acidi grassi sufficienti e determinare il quantitativo esatto di idrossido di sodio da adoperare come catalizzatore.
A quel punto occorre aggiungere il catalizzatore a quattro litri di metanolo, mescolare il tutto e pompare il prodotto nella camera di reazione.
L'olio deve poi essere nuovamente agitato e riscaldato e, dopo 12/24 ore, il glicerolo si sarà accumulata al fondo della tanica, dalla quale potrà essere estratta; il materiale restante sarà biodiesel, prodotto con un costo - afferma Biobot - di circa 0,2 euro al litro.
Biobot 20 è in vendita a circa 450 euro. Qui sotto, il video dimostrativo.
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