Un unico pacchetto conterrà tutti gli aggiornamenti precedenti, semplificando le reinstallazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-08-2016]
Microsoft ha deciso di apportare un cambiamento importante alla politica degli aggiornamenti di Windows 7 e Windows 8.1, allineandola a quella di Windows 10
Al momento, le cose funzionano così: ogni aggiornamento consiste in un singolo pacchetto (hotfix) che Windows, verificatane la disponibilità tramite Windows Update, scarica e installa.
Questo modo di procedere ha un lato positivo: se il sistema è sostanzialmente aggiornato, ogni nuovo update richiede lo scaricamento di pochi file leggeri.
C'è però anche un lato negativo, sperimentato da chiunque abbia reinstallato da zero Windows 7 o Windows 8.1: se si parte dal sistema di base, così com'è stato rilasciato inizialmente o anche dal Service Pack 1 di Windows 7, facilmente ci si trova a dover installare centinaia di hotfix, spesso a ondate successive separate ciascuna da un riavvio.
Sebbene il Convenience Rollup per Windows 7, rilasciato lo scorso maggio, migliori un po' la situazione, il problema di fondo non cambia poi di molto. Così a Redmond hanno deciso di adottare il modello dell'ultima versione di Windows.
A partire da ottobre gli aggiornamenti di Windows 7 e 8.1 si potranno scaricare tramite un pacchetto cumulativo aggiornato mensilmente: quello di ottobre sarà inizialmente una specie di "numero zero", che non conterrà gli aggiornamenti precedenti ma soltanto quelli rilasciati in quel mese; poi, con il passare del tempo, saranno tutti inglobati.
Ciò significa che il Monthly Update di novembre conterrà quello di ottobre e anche alcuni update precedenti; quello di dicembre conterrà quelli di ottobre e novembre e altri aggiornamenti precedenti, e via di seguito fino a che il pacchetto mensile non conterrà tutti gli aggiornamenti di Windows 7 usciti dal Service Pack 1 fino alla sua data di rilascio e quelli di Windows 8 usciti sin dal lancio della RTM.
Ovviamente in questo modo il pacchetto degli aggiornamenti diventa più massiccio, ma per lo meno è uno soltanto: chi deve aggiornare un sistema appena reinstallato vedrà Windows Update individuare e scaricare un unico Monthly Update, scaricarlo e installarlo.
In realtà ci sono un paio di componenti del sistema che non rientreranno mai nel Montly Update: gli aggiornamenti di Adobe Flash, che avrà sempre patch separate, e il Windows Servicing Stack. A parte ciò, tutto il resto finirà nel pacchetto mensile.
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Questa nuova procedura dovrebbe eliminare i lunghi tempi di attesa che molti utenti conoscono bene: Windows Update non impiegherà più lunghi minuti per cercare e individuare sui server di Microsoft tutte le centinaia di pacchettini disponibili, ma individuerà rapidamente l'ultimo aggiornamento.
Inoltre, per chi non si interessa alle nuove caratteristiche di Windows che gli update possono introdurre ma preferisce concentrarsi soltanto sugli aggiornamenti di sicurezza, Microsoft creerà anche un pacchetti mensile contenente soltanto questi ultimi ma che non saranno cumulativi.
Questo tipo di update non sarà messo a disposizione tramite Windows Update, ma soltanto via Windows Server Update Services e il System Center Configuration Manager.
C'è infine un ultimo dettaglio da tenere presente. Il cambio di politica porrà fine alla possibilità di scegliere i singoli hotfix da installare e, naturalmente, anche alla possibilità di disinstallarli singolarmente: si potrà soltanto installare o disinstallare l'intero Monthly Update.
Secondo Microsoft, ciò migliorerà l'affidabilità del sistema: l'azienda infatti sottopone a test soltanto configurazioni in cui tutti gli aggiornamenti sono installati. Pertanto, chi attualmente sta usando una versione di Windows con alcuni aggiornamenti soltanto sta in realtà usando un sistema sulla cui affidabilità Microsoft non può giurare, perché non può certo mettersi a testare tutte le possibili combinazioni di centinaia di pacchetti di aggiornamento diversi.
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Giunone