La causa legale sul modo in cui le aziende ringraziano gli utenti

AT&T trascinata in tribunale per aver detto ''Grazie''.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-08-2016]

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Qualcuno una volta ha detto che lo sport preferito dagli americani non è il baseball ma fare causa, anche per motivi men che futili.

A riprova di quanto ciò sia vero ci sono pressoché tutte le cause per violazione di proprietà intellettuale ma, tra queste, una spicca in modo particolare: quella che ha visto contrapporsi AT&T e la grande aziende di servizi finanziari Citigroup.

Motivo del contendere? Il modo in cui AT&T ha deciso di ringraziare i propri utenti.

Infatti Citigroup qualche tempo fa ha registrato come marchio la dicitura THANKYOU e l'ha utilizzata per ringraziare i propri clienti, apponendola su cartelli e utilizzandola per l'attività promozionale.

Però di recente AT&T ha ingenuamente utilizzato la scritta THANKS (che ai solutori più che abili non sfuggirà essere molto simile a THANKYOU) per dire grazie ai propri utenti, e per questo è stata accusata da Citigroup non soltanto di violare un marchio registrato ma anche di voler creare confusione tra i consumatori.

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Punta sul vivo, AT&T ha risposto chiedendo la registrazione del marchio AT&T Thanks (AT&T Ringrazia) e ha fatto a sua volta causa a Citigroup, accusandola di voler monopolizzare l'uso di un modo di dire comune della lingua inglese, ossia Thank you.

«Citigroup» - scrive AT&T - «afferma di essere la titolare di una serie di marchi simili a THANKYOU e che la proprietà di questi marchi le permette di impedire ad AT&T di usare la parola Thanks per prodotti e servizi in un mercato completamente scollegato dalle attività di Citigroup».

C'è voluto un po' per decidere la questione, e un giudice federale è dovuto intervenire per permettere ad AT&T di continuare a ringraziare i propri utenti mentre il processo era in corso. Alla fine, però, le due aziende si sono accordate per cessare le ostilità.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Sarebbero ridicoli se non fosse che creano un mare di problemi a tutti con questo assurdo modo di agire sui brevetti. :roll: A questo punto anche chiunque dica THANKYOU o THANKS dovrebbe pagargli le royalties??? :shock:
4-9-2016 19:06

{1421}
allora io registro "America" e gli USA mi devono dare il 1 per cento del pil o cambiano nome. :) Sono ridicoli.
31-8-2016 14:04

{ram page}
La responsabilità non è dei settori marketing delle due aziende, che si sono fatte pubblicità gratuita, quanto dell'ufficio brevetti americano che talvolta raggiunge alti livelli di ridicolo (e anche di tragedia, per altre cose).
30-8-2016 19:57

{ice}
in EU non puoi registrare una parola di uso comune come marchio, lo puoi fare solo come logo (ossia la parola sotto forma di immagine con tanto di font e eventuali e eventuali altri accorgimenti grafici. Del resto se consideriamo che il sistema USA dei Brevetti permette di registrare l'acqua calda, rovesciando sul resto della... Leggi tutto
30-8-2016 19:19

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