Facebook Messenger, utenti irritati per i video pubblicitari con l'autoplay



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-06-2018]

facebook messenger spot pubblicita autoplay video

Come tutti sanno, Facebook è un servizio gratuito: gli utenti non devono sborsare un centesimo per poter usufruire di ciò che offre.

D'altra parte, per chi lo gestisce Facebook deve essere una fonte di guadagno, e per generare l'enorme flusso di denaro che gira intorno al social network senza gravare direttamente sugli utenti c'è un solo mezzo: la pubblicità.

Praticamente in ogni parte di Facebook si trova ormai un banner pubblicitario, e ciò non è necessariamente un male: Mark Zuckerberg non ha certo creato un ente di beneficenza.

Ora, però, il social network in blu ha deciso di fare una mossa che potrebbe scontentare parecchi utenti: aggiungere a a Messenger anche video pubblicitari dotati di autoplay. ossia che vengono riprodotti in automatico.

Già ora chi adopera l'app per le chat vede banner pubblicitari statici. Da lunedì scorso, però, accanto a questi sono apparsi anche i video autopartenti, che per Facebook costituiscono una fonte di remunerazione più consistente.

Sondaggio
''Chi sbarca in Italia va via per non morire, va via perché c'hanno una guerra, un maremoto... come fai a fermarli? Bisogna creare delle strutture intelligenti, inserirli piano piano a fare delle cose perché sono gente straordinaria. E' un processo di cui non se ne può fare a meno. Arrivano, arrivano a riprendersi un pochino di quello che gli abbiamo tolto in 200 anni''. Chi è?
(Vedi poi la soluzione)
Uno che non considera prioritario lo Ius Soli per dare diritti di cittadinanza ai figli della "gente straordinaria" che arriva in Italia.
Uno che non vuole abolire il reato di clandestinità per non portare il suo partito a percentuali da prefisso telefonico.
Uno che ordina ai suoi parlamentari un voto contrario alla legge che ha abolito in Italia il reato penale di clandestinità.
Uno che ha messo come requisito indispensabile per l'appartenenza al suo partito politico la cittadinanza italiana.
Uno che da normale cittadino diceva pacatamente cose di buon senso ma una volta entrato nei meccanismi del potere è costretto a dire e fare minchiate per tenere insieme milioni di ignoranti e razzisti che toglierebbero il voto a proposte pacate e di buon senso.
Tutti quelli nominati finora.

Mostra i risultati (1473 voti)
Leggi i commenti (11)

Il problema è che, se uno spot statico tutto sommato non infastidisce, un video che parte da solo, magari con l'audio a tutto volume, spesso è una seccatura non da poco.

Facebook ne è cosciente e ha deciso di mettere le mani avanti. Un portavoce ha infatti spiegato che «la nostra priorità è l'esperienza utente, per cui ancora non sappiamo se questa strategia funzionerà. Tuttavia per ora, durante i test delle pubblicità base, non abbiamo notato cambiamenti nel modo in cui la piattaforma viene usata o nel numero di messaggi inviati».

Il rischio è infatti che gli utenti, infastiditi dalle pubblicità, abbandonino Messenger a favore di qualche concorrente, foss'anche solo WhatsApp, che è sì di Facebook ma - per ora - non mostra pubblicità.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Con me avrebbe vita breve, ho già disinstallato tutte le app che agivano in questo modo... In ogni caso e per sicurezza, continuo ad usare Telegram che mi sembra decisamente il migliore di tutti.
27-6-2018 19:07

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Per quale servizio collegato a un prodotto per la smart home saresti più disposto a pagare fino a 15 euro al mese?
Lo scongiurare dei guasti dei prodotti smart, per esempio lavastoviglie, connettendoli ai fabbricanti, in modo da identificarli e anticiparne qualsiasi problema.
Collegamento alla compagnia assicuratrice che interviene in caso di allagamento, intrusione o allarme quando non sono in casa.
Assistenza nella vita di tutti i giorni per gli anziani.
Collegamento dei dati relativi alla salute al medico o al reparto ospedaliero per il monitoraggio dei parametri vitali chiave.
Collegamento alla società di sicurezza che intervenga quando l'allarme si spegne.
Nessuno di questi

Mostra i risultati (1321 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics