Quanta gente può consultare quello che si dice ad Alexa?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-05-2019]

alexa

Torno a parlare di assistenti vocali e in particolare di Alexa, dopo le segnalazioni di problemi di privacy di un paio di settimane fa, per un aggiornamento.

Dalle indagini di Bloomberg è emerso infatti che non solo presso Amazon ci sono molti dipendenti che ascoltano quello che viene captato dal microfono di questi dispositivi, ma che questi dipendenti possono facilmente scoprire gli indirizzi di casa delle persone che si trovano a dover origliare per lavoro e potevano anche scoprirne facilmente i numeri di telefono.

Amazon ha confermato, precisando però che questo genere di accesso è dato a "un numero limitato" di dipendenti che usano "un campione molto piccolo di interazioni" per migliorare il sistema di riconoscimento vocale. Non è chiaro cosa si intenda per "limitato" e "molto piccolo", considerato che Amazon ha oltre 600.000 dipendenti e sono stati venduti oltre 100 milioni di dispositivi Alexa.

Non è il caso di fare i complottisti paranoici, come Alex Jones che chiede ad Alexa se è collegata alla CIA:

cia

Tuttavia è importante rendersi conto che una conversazione fatta in un ambiente nel quale è attivo un dispositivo Alexa non può essere considerata realmente privata, perché a volte Alexa crede di aver sentito la parola di attivazione quando non è stata pronunciata e quindi inizia a registrare.

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Ed è altrettanto importante capire che la sensazione di intimità e riservatezza generata dalla voce suadente di questi dispositivi è ingannevole: chiunque abbia accesso all'account Amazon di una persona può infatti leggere e riascoltare tutte le domande fatte ad Alexa da quella persona. Genitori e figli, per esempio, potrebbero scoprire cose che preferirebbero non sapere gli uni degli altri. Lo stesso vale per le coppie.

Chi volesse ispezionare la propria cronologia delle richieste ad Alexa può andare a www.amazon.it/alexaprivacy e scegliere Rivedi la cronologia voce, come ho fatto io nello screenshot all'inizio di questo articolo. Raccomando inoltre di leggere con cura le Condizioni d'uso di Alexa e le altre informative di privacy del servizio: ma soprattutto di prendere la sana abitudine di galateo di spegnere i microfoni di Alexa con l'apposito pulsante, o scollegare il dispositivo dall'alimentazione, se arrivano ospiti o se si prevede di fare conversazioni intime: voi potreste non avere nulla da nascondere, ma magari il vostro interlocutore ha qualcosa da proteggere. Perché alla fine questi assistenti vocali sono, in sostanza, microfoni aperti che ci piazziamo in casa o in ufficio.

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Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

@{filippo} Non capisco cosa intendi per "questa faccenda dei complottisti", penso che non sia complottismo quello che citi e se qualcuno lo etichetta come tale non mi pare che sia certo la maggioranza. I cimicioni di Amazon & Co., ovviamente, in primis servono agli scopi di chi li realizza e vende poi, in caso, anche ad... Leggi tutto
11-5-2019 16:00

{filippo}
Non c'è bisogno di essere complottisti per pensare che chi ha costruito Ecelon, tutta la baracca NSA, FBI, CIA e altro (per parlare solo degli USA) siano interessati a notizie a blocchi o selettive, nazionali o internazionali, a seconda delle "specializzazioni". Con questa faccenda dei complottisti si rischia di... Leggi tutto
5-5-2019 19:51

Ecco, questo uso, mi sentirei quasi quasi di promuoverlo... :lol: Leggi tutto
3-5-2019 14:40

Credo abbiano "scelto" di fare una cimice e non solo "preferito" farlo (IMHO). Leggi tutto
3-5-2019 14:39

{Andrea}
Oppure non acquistarli, visto che, per una persona autosufficiente, sono estremamente superflui... come se oggi non si è più in gradi di accendere la luce cliccando un pulsante, o usando un telecomando....
2-5-2019 19:57

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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