Tra qualche mese sarà possibile cambiare versione del sistema operativo a poco prezzo, ma non tutti gli acquirenti ne saranno soddisfatti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-07-2007]
E' noto che nella versione ordinaria il DVD d'installazione di Windows Vista è unico ed eguale per tutte le versioni (Starter, Home premium, Business ecc.); cambia soltanto il codice di attivazione stampato sulla scatola ed è quello che determina quale versione potrà essere installata di fatto.
La circostanza è chiaramente riportata sul sito Microsoft in USA, anche se nel passato gli aggiornamenti per sovrapposizione non hanno mai dato prova di affidabilità; tutti ricordiamo i problemi di passaggio da Windows 98 al 98 SE e perfino Linux ogni tanto ha mostrato alcune incertezze anche di rilievo.
Sia come sia, tra qualche mese sarà possibile migrare da una versione di Windows Vista a un'altra più performante anche per i rilasci localizzati, previo passaggio dal sito della casa madre per scaricare il solito programmino che consenta il download e l'installazione della nuova versione.
Il guaio è che si perde comunque la prima installazione, che viene sovrascritta e non più riconosciuta: il procedimento ha nome Windows Anytime Upgrade (WAU) e potrebbe anche essere valutato non del tutto negativamente se non fosse per alcune considerazioni.
La prima è che dopo aver pagato il pizzo dovrebbe poter essere consentita -magari a scelta- la possibilità di un'installazione ex novo piuttosto che un aggiornamento, tenuto conto della criticità dello stesso; anche perché non si sa bene che succederebbe in caso di crash del sistema in corso di operazione. Il rischio concreto è di trovarsi con un sistema operativo non più installabile, con relative perdite di tempo e palleggiamenti di responsabilità.
Il secondo motivo risiede nella leggerezza con cui quelli di Redmond ammoniscono l'acquirente a valutare bene se l'hardware che possiede sia in grado di supportare l'adeguamento. Tenuto conto che da anni esistono i programmi in grado di pesare qualsiasi macchina si connetta al sito, ragion vorrebbe che fosse Microsoft stessa a mettersi nei panni del possibile cliente per confermare la possibilità materiale dell'installazione ovvero per sconsigliarne l'aggiornamento.
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merlin