L'accordo con gli editori americani non piace a un'associazioni di consumatori: il Dipartimento di Giustizia ora indaga sul possibile monopolio della Grande G.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-04-2009]
L'accordo tra Google e gli editori americani, di cui si parla già da un po' e ormai in via di ratifica, permetterà a Google di vendere testi elettronici consegnando gran parte dei guadagni agli autori e agli editori.
Inoltre, i libri non più in stampa e i cosiddetti libri orfani, quelli su cui nessuno reclama i diritti, potranno essere mostrati da Google Ricerca Libri. In questo modo, l'impossibile biblioteca digitale che il maggior motore di ricerca vuole creare assumerà dimensioni veramente maestose.
Tutto questo potrà succedere se il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, allertato dal gruppo di consumatori Consumer Watchdog, deciderà di non mettere i bastoni tra le ruote.
Nella pratica, qualora un nuovo concorrente dovesse riuscire a strappare agli editori condizioni più favorevoli di quelle ottenute da Google, queste andrebbero automaticamente applicate anche alla società di Mountain View; in questo modo la concorrenza verrebbe limitata o eliminata in partenza.
Così Google si troverebbe in una condizione di monopolio di fatto e - teme qualcuno - potrebbe applicare qualsiasi prezzo decida alla vendita dei libri digitali presenti nel proprio catalogo.
Il Dipartimento di Giustizia ha dunque avviato un'indagine antitrust sull'accordo, indagine che ha il potere di decidere il futuro di Google Book Search.
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