I dati di 11 milioni di minori sono a disposizione di 390.000 persone autorizzate. Si teme che le fughe di informazioni siano inevitabili.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-05-2009]
Nel Regno Unito hanno comportamenti ambivalenti per quanto riguarda la protezione delle informazioni personali. La creazione di un database nazionale con i dati di tutti i minorenni, risalente al 2000, è stata rimandata per due volte a causa di timori sulla sicurezza dei dati stessi. Ora è diventata realtà.
Al costo di 224 milioni di sterline (circa 255 milioni di euro) i dettagli di 11 milioni di persone con meno di 18 anni sono entrate a far parte di un unico grande database cui avranno accesso circa 390.000 persone.
Per ottenere l'autorizzazione occorrerà non essere in possesso di un ottimo motivo (potranno accedere solo assistenti sociali, personale educativo e autorità) ma anche affrontare un corso d'addestramento sulla sicurezza, per evitare che le preziose informazioni finiscano in mani sbagliate o per qualche leggerezza.
Degli 11 milioni di record del database, 51.000 non saranno visibili: sono quelli relativi ai bambini classificati come "vulnerabili" e che pertanto richiedono una protezione particolare.
Secondo il ministro Delyth Morgan, ContactPoint permetterà a chi si occupa di bambini e giovani di ottimizzare l'uso delle risorse, potendo così dedicare più tempo a chi ne ha bisogno.
Restano i timori di chi pensa che, con 390.000 utenti abilitati ad accedere al database, qualche fuga di informazioni sia praticamente inevitabile.
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