Poco dopo che ho pubblicato l'articolo "Morpheus vulnerabile: ha toppato anche la BBC" sono successe due cose che possono far sembrare sbagliato quello che ho scritto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2002]
1) Durante la notte, sul sito di Morpheus è comparso un comunicato che smentisce la notizia data dalla BBC sull'esistenza di una falla in Morpheus.
2) La BBC ha modificato ancora una volta il testo del proprio servizio: l'originale, a cui si riferisce il mio articolo, è qui e contiene tuttora la frase che citavo ("BBC News Online tried to contact Morpheus but no one was available for comment") e che mi ha fatto dire che Morpheus parla prima con me e poi con la BBC (!), mentre la versione modificata è qui.
Ora, ammette la BBC, la falla pare proprio uguale a quella che avevo descritto, ossia è un errore di configurazione da parte di un gran numero di utenti, che dicono a Morpheus di condividere tutto il proprio disco rigido. Il che significa che tutto quello che hanno sul computer (non solo musica e video, ma anche dati, password, documenti personali) è scaricabile tramite Morpheus. Precisa infatti la BBC: "The exploit, first reported by BBC News Online, appears to be a result of the way people have set up the program... Leading file-sharing expert Jack Spratts said: "It seems to be a vulnerability exclusively for those inexperienced enough to share entire drives."
Inoltre è falsa la pretesa della BBC di essere stata la prima a riferire di questo problema ("first reported by BBC News Online"), dato che su Google si trovano facilmente tracce risalenti a vari mesi fa.
Morale della favola: fidarsi? Mai. Verificare? Sempre!
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