La Federazione Antipirateria ha ottenuto gli indirizzi Ip dei pirati e ora pretende che Telecom sveli i nomi degli intestatari. Ma il Garante non ci sta.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-02-2010]
La Federazione Anti Pirateria Audiovisiva italiana è tornata alla carica contro Telecom Italia: come ha già fatto una volta, ha chiesto - anzi preteso - che il provider riveli senz'indugio "alle autorità di pubblica sicurezza tutti i dati idonei alla repressione dei reati", ossia i nomi di chi ha scaricato materiale coperto da copyright, che la Fapav finora ha identificato solo tramite indirizzo Ip.
Per ottenere gli indirizzi, la Fapav si è servita di un'azienda - la CoPeerRight - che ha setacciato la Rete nonostante le norme sulla privacy lo vietino espressamente, e così facendo avrebbe individuato - illecitamente - la bellezza di 2,2 milioni di download illegali.
Telecom - che condivide il punto di vista del Garante della Privacy - si appella proprio alle modalità illegali di raccolta delle "prove" per opporsi alle richieste della Fapav.
Inoltre l'azienda, ribadendo la propria natura di semplice fornitore di servizi, sostiene di non monitorare i propri utenti né di archiviare dati relativi all'utilizzo che questi fanno dei servizi da lei offerti.
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