Net neutrality: utopia o possibile realtà?

La net neutrality, neutralità della Rete, e il principio secondo il quale tutti gli utenti di internet dovrebbero avere pari accesso ai contenuti in essa presenti. Ma gli Internet Service Provider non la pensano allo stesso modo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-07-2010]

Net neutrality

La net neutrality è un principio di uguaglianza che chi conosce Internet non può non auspicarsi, tuttavia oggi è un concetto che è al contempo inseguito e osteggiato. Ma vediamo di capire chi lo vorrebbe e chi no, e quali strumenti la tecnologia informatica mette a disposizione per attuarlo oggi.

Chiunque propone un contenuto o un servizio in Rete si auspica che vi siano più utenti possibili a usufruirne; al contrario spesso le aziende hanno tutto l'interesse a studiare i fenomeni su Internet per poter promuovere efficacemente i propri prodotti nel mezzo della contesa stanno gli ISP. Questi ultimi, rispetto alle parti, godono di una posizione privilegiata in quanto si pongono da tramite tra i contenuti della rete e gli utenti.

Questa posizione e il continuo monitoraggio delle connessioni richieste dagli utenti (normale in ogni sistema informatico) permette di creare database di informazioni rivendibili, sommando in questo modo il business del servizio fornito al profitto proveniente dalla vendita di questi dati.

Il vero problema non risiede in questo meccanismo ma piuttosto nella possibilità che gli ISP hanno di filtrare il traffico passante per i loro server, scegliendo cosa si può e cosa non si può fare attraverso le loro connessioni. Questo è possibile in quanto il normale flusso di dati che attraversa Internet è in chiaro e quindi monitorabile.

Il sistema Internet in sé, quindi, da una parte dà un'infinita possibilità di accesso alle informazioni; dall'altra, queste informazioni possono essere monitorate e gestite a più livelli, fino alla censura.

Ma allora quali strumenti si possono adottare per poter essere veramente liberi di navigare senza essere monitorati e quindi incappare in possibili restrizioni?

In informatica come sempre vi sono molteplici modi per fare le cose, tuttavia bisogna ricordare che, qualunque strategia si metta in atto, si è sempre sottoposti a un principio che vige su tutte le connessioni Internet e nella generalità dei casi: nelle Reti si può essere sempre risalire a chi fa cosa.

Con ciò si vuole solo mettere in chiaro che i suggerimenti che si daranno non sono spendibili per trasformare la Rete in uno spazio di anarchia, ma piuttosto fornire i mezzi per essere più vicini alla decantata net neutrality.

Un primo e banale sistema di anonimizzazione sarebbe quello di navigare attraverso dei web proxy come Anonymouse, tuttavia ciò non fa altro che trasferire il problema dal nostro ISP al server utilizzato da anonymouse. Un altro metodo molto più efficace è l'utilizzo di un progetto che è in Internet ormai dal 1990.

TOR (The Onion Router) è un progetto basato sul protocollo messo a punto da David Chaum nel 1981, Mix-net, un sistema di comunicazione crittografico.

Questo progetto permette, scaricando un software in locale, di navigare in Internet con una rete anonimizzante di proxy criptati che permette di rendere anonima qualunque comunicazione avvenga tramite l'utilizzo di TCP.

Implementata come proxy Socks, permette di usare tutti i più comuni programmi per l'accesso a internet quali browser web, chat, posta elettronica, newsgroup e qualunque applicazione utilizzi solo circuiti TCP (niente UDP, quindi niente streaming).

Come anticipato precedentemente, Tor anonimizza la vostra connessione TCP, facendola uscire attraverso un router Tor scelto a caso, ma vi sono dei punti da considerare. Tor infatti
a) non nasconde l'appartenenza alla mixnet Tor;
b) non protegge l'ultima parte della connessione dal router Tor di uscita fino al server di destinazione;
c) non protegge le informazioni trasmesse;
d) non impedisce alle applicazioni di far uscire informazioni rivelatrici attraverso la normale Rete (es. richieste DNS);
e) non impedisce a contenuti passivi od attivi di rivelare l'identità del mittente (cookies, javascript) su un canale esterno nascosto;
f) non impedisce l'harvesting (spigolatura) di informazioni da parte di un router di uscita malizioso.

Quindi come si intuisce esso nel normale utilizzo da utente Internet è più che sufficiente a garantire una buona anonimizzazione e quindi un aumento di privacy in direzione della net neutrality, senza alcuna controindicazione legale.

Tuttavia il sistema meglio funziona tanti più sono gli utenti che ne fanno parte, per cui diventa fondamentale diffondere il software che oltretutto è un open source quindi assolutamente trasparente.

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Commenti all'articolo (1)

neutralità della rete, bè un concetto molto interessante e di cui forse non ho abbastanza conoscenze per discuterne a fondo, l'articolo è interessante. Purtroppo credo che una neutralità a 360° non l'avremo mai, con buona pace di chi pensava che internet era pura e libera, se da una parte possiamo sperare in standard web che per fortuna... Leggi tutto
8-7-2010 06:25

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