La guida del pedofilo in vendita su Amazon

La Rete protesta per la "Guida del pedofilo" in vendita sul Kinde Store.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2010]

Amazon Kindle guida pedofilo

Proprio mentre Amazon cerca di ingraziarsi gli editori di periodici - aumentando le royalty loro assegnate per ogni pubblicazione venduta in formato elettronico - un libro fino a poco fa presente nel catalogo online sta minando seriamente la percezione dell'azienda da parte degli utenti, che iniziano a chiedersi quali principi la guidino e minacciano il boicottaggio.

Il libro in questione ha un titolo che non si presta a equivoci - The pedofile's guide to love and pleasure, ossia La guida del pedofilo all'amore e al piacere - ed è stato scritto da un certo Philip Greaves.

Secondo il suo autore si tratta di un tentativo "di rendere più sicure le situazioni di pedofili per quei bambini che vi si trovano coinvolti, creando alcune regole che gli adulti dovrebbero seguire".

La sua presenza nel Kindle Store ha sollevato le proteste degli utenti, che si sono affrettati a lasciare commenti indignati chiedendone la rimozione.

In un primo momento Amazon ha risposto che non avrebbe fatto niente: "Amazon crede che sia censura non vendere certi libri semplicemente perché noi crediamo o altri credono che il loro messaggio sia questionabile. Amazon non supporta né promuove gli atti criminali ma supporta il diritto di ogni individuo di compiere le proprie scelte in materia di acquisti".

In un secondo tempo, tuttavia, l'azienda si deve essere resa conto che con quell'uscita non aveva fatto altro che irritare ancora di più i potenziali clienti, e ha così deciso di rimuovere il libro, che infatti ora non è più disponibile.

La Rete è tuttora divisa tra chi sostiene che Amazon non avrebbe dovuto cedere - come sostegno alla libertà di parola che, per essere tale, non dovrebbe contemplare eccezione alcuna - e chi crede che ci siano dei casi in cui porre dei limiti sia non solo possibile, ma doveroso.

Fino a questo momento Greaves era riuscito a vendere soltanto una copia del proprio libro; in circa un giorno, prima che Amazon decidesse di toglierlo dal Kindle Store, è riuscito a entrare nella Top 100 dei libri più venduti, classificandosi al novantaseiesimo posto.

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Commenti all'articolo (4)

Forse conoscere i contenuti prima di sparare a zero potrebbe essere utile; in quanto a chi lo abbia acquistato, bisogna ricordare che per combattere un nemico bisogna conoscerlo e quindi non necessariamente gli acquirenti sono tutti pedofili da perseguire. Scrivere un libro che teorizzi l'uccisione di qualcuno, poi, penso che sarebbe... Leggi tutto
12-11-2010 18:36

Beh certo, così qualcuno potrebbe teorizzare che i nazisti non sono stati poi così crudeli, sterminare 6 milioni di persone nel rassicurante tepore di una doccia calda.... :roll: Non esiste libertà se questa prevarica e violenta quella altrui: la libertà di parola e di pensiero non sono un lasciapassare universale, devono essere... Leggi tutto
12-11-2010 15:36

E se fosse solo il titolo? Leggi tutto
11-11-2010 13:38

{francesco}
Non credo nella retorica della libertà di parola Leggi tutto
11-11-2010 13:02

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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