Vinili e musicassette, nel 2018 le vendite hanno continuato a crescere



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-01-2019]

musicassetta

Tra tutti i bilanci relativi al 2018 svolti nei primi giorni di quest'anno, ce n'è uno che è particolarmente curioso: quello relativo alle vendite di dischi in vinile e musicassette.

Ingenuamente, si potrebbe pensare che si tratti di tecnologie ormai sepolte sotto la polvere del tempo, in grado di sostenere al più un minuscolo mercato di nicchia che andrà via via sparendo.

Sebbene certamente si tratti di una passione che non riguarda il grande pubblico, quella relativa a dischi e cassette non è destinata a sparire, anzi: è in crescita.

I dati pubblicati da BuzzAngle e relativi agli Stati Uniti hanno mostrato come nel 2018 le vendite di dischi in vinile siano cresciute di quasi il 12% rispetto all'anno precedente: il numero di prodotti venduti è infatti passato da 8,6 milioni a 9,7 milioni.

Le cassette, in percentuale, hanno fatto anche di meglio: le vendite sono aumentate del 19%. In termini numerici, tuttavia, i dischi sono senz'altro più apprezzati: le musicassette vendute nel 2018 sono state 118.200 (contro le 99.400) del 2017.

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Certo non si tratta della crescita dello streaming, assestatasi al 41,8%, ma i numeri sono interessanti. A quanto pare, il successo di questi vecchi formati analogici è dovuto più che altro alle richieste di album musicali non recentissimi: oltre il 66% delle vendite di dischi riguarda prodotti usciti oltre tre anni fa, e gli artisti più richiesti comprendono i Beatles, Michael Jackson, Fleetwood Mac e i Pink Floyd.

In questo scenario complessivamente positivo per i supporti fisici a sfigurare sono i CD: non sono amati dagli appassionati del digitale (che preferiscono lo streaming) e non hanno alcun fascino rétro. Così, nonostante nel 2018 siano stati venduti oltre 18 milioni di pezzi, nel complesso rispetto all'anno precedente le vendite sono calate del 15%.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Per le cassette, anche se in crescita, stiamo comunque parlando di numeri ridicoli: 120.000 pezzi in un anno...
9-1-2019 19:17

Quello che ignoro è: quale è la fonte di questi vinili "nuovi" le matrici consumate di un tempo, nastri originali... vecchierelli? O copia digitali di questi? Cioè: se io compro oggi Abbey Road dei Beatles e lo confronto con una copia del 1968, cambia qualcosa o no?
8-1-2019 11:58

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