La Cina ha dirottato (e forse dirotta ancora) Internet

Prove generali per un'eventuale guerra informatica: una parte significativa del traffico Web è stato dirottato. Ma la Cina respinge le accuse.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-11-2010]

Cina dirotta Internet USA

Sta già spingendo molti a delineare scenari di guerra informatica l'accusa rivolta dall'americana US-China Economic and Security Review Commission durante la sua ultima relazione al Congresso degli Stati Uniti.

Secondo quanto rivelato dalla Commissione, lo scorso 8 aprile per 18 minuti la Cina avrebbe dirottato il 15% del traffico Web mondiale verso i propri provider.

Il problema si è verificato davvero, anche se le responsabilità non sono chiare. Sono stati colpiti i servizi Internet di Esercito, Marina, Senato, Aviazione, NASA e molti altri organismi dell'amministrazione statale americana: per più di un quarto d'ora hanno smesso di funzionare, perché i computer invece di interrogare i server legittimi sono stati diretti verso server cinesi.

Secondo McAfee lo scenario dipinto dall'accusa della Commissione sarebbe "il più grande attacco informatico della storia", ma dalla Cina respingono ogni responsabilità.

"Non è fattibile tecnicamente" ha ribattuto il dottor Lu Benfu, del Centro di Ricerca per lo Sviluppo di Internet all'Accademia delle Scienze cinese. "Il flusso di informazioni del Web è controllato dagli Stati Uniti, mentre la Cina controlla soltanto un ramo del traffico globale".

Eppure non si è trattato del primo dirottamento di massa: il 24 marzo un fenomeno analogo ma di dimensioni ridotte ha colpito gli utenti di USA e Cile.

La Commissione ritiene di non poter provare il coinvolgimento diretto e doloso della Cina: potrebbe essersi trattato di un effetto collaterale delle normali procedure di censura interne al Paese.

Lo scenario alternativo è ben più inquietante: un test per un'eventuale guerra informatica che ha messo in luce le fragilità di Internet, una Rete che sembra basata sull'ipotesi che ognuno dei suoi gestori si comporti bene.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (437 voti)
Ottobre 2025
Mozilla introduce Firefox VPN: navigazione cifrata nel browser. Privata e gratuita
Windows 11 25H2: debutta il menu Start con layout dinamico e integrazione con lo smartphone
DAZN chiede 500 euro di risarcimento a 2000 utenti già multati per pirateria. E minaccia cause
Energia elettrica: il prezzo cambia ogni 15 minuti. Fasce orario stravolte, la sera costa di più
Clothoff bloccata in Italia: il Garante Privacy ferma l'app che spoglia le persone con la IA
Open Printer, stampante inkjet open source. Cartucce ricaricabili, design modulare e niente DRM
Amazon Prime elimina la prova gratuita in Italia: i giorni di test passano da 30 a 7. E si pagano
Settembre 2025
SPID a pagamento, l'era gratuita è finita: le Poste introducono un canone annuale
YouTube ammette: "Obbligati dall'amministrazione Biden a sospendere certi canali"
Commodore 64 Ultra convince: boom di vendite, acquisizione anticipata
Cookie, si va verso il consenso unico. L'Europa valuta l'integrazione nei browser web
Google lancia l'app "unificata" per la ricerca in Windows: documenti locali, web e Google Drive
Poste Italiane, i dati di un milione di utenti nel dark web. L'azienda: "Non ci hanno attaccati"
Windows 11, lo speed test si integra nella barra: misura velocità di up/download e latenze
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 15 ottobre


web metrics