Secondo l'analisi statistica, i dottori di ricerca italiani si spostano dal sud al nord, e dal nord all'estero.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-12-2011]
L'ISTAT ha pubblicato la prima indagine relativa alla mobilità dei dottori di ricerca: in altre parole, ha analizzato il fenomeno dei cosiddetti "cervelli in fuga".
Il rapporto (disponibile in formato PDF sul sito dell'ISTAT) è stato realizzato tra il dicembre del 2009 e il febbraio del 2010 concentrandosi sui dottori che hanno conseguito il titolo nel 2004 e nel 2006, per un totale di 15.568 persone (8.843 del 2004 e 10.125 del 2006). L'articolo continua qui sotto.
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Per quanto riguarda gli spostamenti interni, l'ISTAT rileva che «l'80% dei dottori originari di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sardegna continua a vivere nella stessa regione», mentre «una minore capacità di trattenimento (inferiore al 70%) è esercitata dalla maggior parte delle regioni meridionali».
Se i dottori del sud si spostano verso il centro e il nord, e quelli del centro per lo più verso il nord, quelli del nord puntano soprattutto all'estero.
In totale, la "fuga" all'estero ha interessato circa il 7% del campione; la maggioranza sono uomini, e l'emigrazione riguarda per lo più dottori in scienze fisiche (22,7%), seguiti da chi si è laureato in scienze matematiche e informatiche.
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