Due cavi tranciati mandano nel caos oltre 200 voli, lasciando a piedi o facendo ritardare 7.000 passeggeri.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2012]
È stata una giornata difficile quella dell'8 ottobre per i passeggeri della Alaska Airlines - compagnia aerea americana che serve, tramite i proprio partner regionali, 95 città - che avrebbero voluto volare tra l'Oregon, lo Stato di Washington e la California settentrionale.
I guai sono cominciati poco prima delle 8 del mattino e si sono protratti fino al tardo pomeriggio, coinvolgendo circa 7.000 passeggeri e causando ritardi e cancellazioni per molti voli: sono stati infatti ben 78 i voli annullati, e più di 130 sono partiti con ritardi sino a 4 ore.
Tutto è cominciato quando uno dei cavi interrati a fibre ottiche (tra Chicago e Milwaukee) di Sprint, l'operatore telefonico cui Alaska Airlines si appoggia, è stato tranciato mentre si stavano eseguendo lavori nella zona.
Le operazioni hanno iniziato a diventare difficoltose ma la situazione avrebbe potuto restare all'interno dei parametri di normalità grazie alla redirezione automatica delle connessione se non fosse successo l'impensabile: a poche ore di distanza dal primo guasto, un altro cavo - questa volta aereo, e steso tra Portland e Seattle - è stato tranciato.
Cil ha causato l'interruzione completa dei servizi di rete e l'impossibilità per gli operatori della compagnia aerea negli aeroporti di far salire celermente i passeggeri sugli aerei.
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Le operazioni di imbarco si sono quindi dovute svolgere manualmente: i disservizi maggiori si sono naturalmente verificati nelle città più grandi, come Seattle, Los Angeles, San Francisco, Portland e Anchorage.
Alaska Airlines ha cercato di tamponare la situazione meglio che ha potuto, offrendo la possibilità di variare le prenotazioni senza costi aggiuntivi ma, nel complesso, è stata una giornata di caos; i passeggeri serviti da altre compagnie aeree non hanno invece avuto problemi.
Nella serata di lunedì la situazione ha iniziato a tornare alla normalità.
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