Alcune considerazioni sull'accessibilità parziale delle macchine elettroniche.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-02-2003]
1. Il vecchio detto di mia zia Amelia.
Chiunque ha una zia Amelia che è solita ammonire lo sprovveduto consumatore con il detto: "Chi più spende, meno spende". A dire: spendendo qualche lira in più si avrà in cambio un plus qualitativo. Questo vantaggio, alla lunga, sarà superiore alla differenza di prezzo sostenuta.
Se pensiamo alle funzioni non accessibili di molte macchine elettroniche, abbiamo un'impressione completamente diversa. Chi spende tanto per avere prestazioni maggiori, prodotti certificati o di marca, si ritrova con dei prodotti assolutamente uguali a quelli di fascia bassa. Chi invece ha speso poco, si ritrova la possibilità di convertire il prodotto.
2. Evoluzione del rapporto qualità/prezzo.
E' scomparso il concetto di qualità. Non si acquista più un oggetto materiale, con la sua consistenza, il suo peso, la sua robustezza e la sua durata. Ciò che conta è l'aspetto esteriore e, soprattutto, l'elenco delle caratteristiche. Quando si parla ancora dell'obsoleta locuzione rapporto qualità-prezzo, ci si riferisce piuttosto al rapporto prestazioni-prezzo.
Nel campo minato delle macchine elettroniche, dove gli aggiornamenti dei cataloghi sono velocissimi, la differenza di valore tra due prodotti è valida solo qui (per esempio, Italia) ed adesso (febbraio 2003).
Tra uno o due anni, le prestazioni del corrispondente oggetto renderanno questa differenza infinitesima. Quindi, chi avrà pagato di più, sarà sfavorito. E' esattamente il contrario di quanto avveniva solo dieci o venti anni fa, quando la zia Amelia impazzava con il suo detto.
3. Dove possiamo trovare la qualità.
Un esempio: siamo di fronte a due PC. Uno, poniamo, con il processore da 2 Ghz e l'hard disk da 40 Gb, l'altro con il processore da 1 Ghz e l'hard disk da 20 Gb (i valori sono completamente inventati, ma non troppo). Ora, non so come, ma abbiamo la sensazione che i materiali di partenza siano uguali, mentre il settaggio consente loro prestazioni diverse.
Per un utilizzo normale dei prodotti, qualunque utente un po' scafato sa che le due macchine sono quasi equivalenti. La qualità, intesa con le categorie classiche dell'affidabilità, della robustezza e della durata, risiede presumibilmente dove lo strumento è meno sollecitato. Quindi, in quello che costa meno. Straordinario, no?
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