Sorpresa sorpresa, i film su Assange vengono piratati

Le major cercano di fermare la diffusione illegale delle due pellicole che raccontano la storia di Wikileaks.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-12-2013]

ilquintopotere

Non si capisce perché gli studios che nel corso del 2013 hanno prodotto due film su Wikileaks - Il quinto potere (Disney e Dreamworks) e We Steal Secrets: The Story of WikiLeaks (Universal Pictures) - siano tanto sorpresi da ciò che era solo prevedibile: entrambe le pellicole sono state piratate appena uscite.

C'è chi ha già fatto notare l'ironia della cosa: come il Governo americano cercava di fermare i leak pubblicati da Julian Assange, così le major vogliono bloccare le copie illegali dei film. L'articolo continua qui sotto.

Sondaggio
Come vedi il futuro dell'umanità, in ambito scientifico?
Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

Mostra i risultati (1668 voti)
Leggi i commenti (6)
A rendere ancora più interessante la vicenda ci sono alcuni dettagli. Nel film Il quinto potere, per esempio, appare l'attore che interpreta Julian Assange con indosso una maglietta che riporta il logo di The Pirate Bay.

Peter Sunde, cofondatore del sito, ha subito fatto notare come la maglietta non sia un modello in vendita tramite il negozio online ufficiale ma in realtà sia una prodotto personalizzato; in pratica, gli studios l'hanno "piratata".

«The Pirate Bay è ormai così importante che Dreamworks e Disney stanno usantdo delle magliette (piratate!) in @5thEstateMovie» ha scritto Sunde su Twitter.

Nel frattempo, Google sta ricevendo richieste di rimozione a ripetizione per entrambi i film che, peraltro, sono stati criticati da Assange.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Sono le contraddizioni che ci porteranno al tracollo...
22-12-2013 15:13

A chi pirata di più?! :shock: :lol:
20-12-2013 12:00

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Una ricerca dell'Università di Lund (Svezia) mostra che avere un bambino costa al Pianeta l'emissione di 58,6 tonnellate di CO2 l'anno. In proporzione, si tenga conto che non avere l'auto fa risparmiare 2,4 tonnellate di CO2, l'essere vegani 0,8 tonnellate ed evitare un viaggio aereo 1,6 tonnellate. Lo studio conclude che una famiglia che sceglie di avere un bambino in meno contribuisce alla riduzione di emissioni di CO2 quanto 684 teenager che decidono di adottare un comportamento ecologista per il resto della vita. Cosa ne pensi?
È corretto. Farò meno figli.
Sono pazzi questi svedesi.

Mostra i risultati (1637 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 25 aprile


web metrics