Gli antichi monumenti tornano a nuova vita all'interno di un progetto avveniristico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-05-2015]
Saranno le piramidi a fermare la desertificazione: lo sostengono i sette designer autori del progetto Bio-Pyramid: Reserving Desertification, vincitore di una menzione d'onore alla 2015 eVolo Skyscraper Competition.
I designer hanno tratto la loro idea dalla posizione particolare dell'Egitto, che è parte del deserto del Sahara ma è anche patria di una delle più antiche civiltà che hanno praticato l'agricoltura.
«Il nostro progetto propone di gettar via il modo in cui si intendono la preservazione storica e il turismo per creare un super-ibrido di aree di riattivazioni che fanno davvero la differenza a livello globale» sostiene il team di progettazione.
L'idea è creare un grattacielo «non convenzionale» che si "appoggia" sulle piramidi esistenti e «non solo opera come una biosfera ma è anche una porta dal Cairo al deserto del Sahara».
Il grattacielo progettato è alto quasi 400 metri e alimentato da una riserva d'acqua sotterranea, pompata verso l'altro attraverso una conduttura centrale; tramite sistemi di condensazione, riciclo delle acque grigie e di raccolta dell'acqua la riserva viene continuamente ricostituita.
L'intera struttura non solo avrebbe lo scopo di preservare le piramidi storiche, parzialmente inglobate nel grattacielo, ma fornisce uno spazio per praticare l'agricoltura e tutta una serie di aree adibite a museo, a mercato, a laboratori per la ricerca, ad attrazioni turistiche e anche a università.
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