Una piccola vittoria per la FFII

La Foundation for a Free Information Infrastructure è riuscita ad ottenere, grazie alla sua campagna di sensibilizzazione, una piccola vittoria contro la BSA nell'ambito dei brevetti software. Ma non si deve abbassare la guardia...



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-09-2003]

La Business Software Alliance (BSA) inutilmente aveva insistito al Parlamento Europeo per far sì che si stringessero i tempi di approvazione della legge sui brevetti del software. E' stata posticipata di due settimane la discussione sulla direttiva che intende rendere brevettabile un'opera dell'ingegno, al pari di un'invenzione industriale. Questo per esempio significa che si dovranno pagare diritti per l'utilizzo del metodo 1-click, per la Barra di avanzamento e per molti altri software.

I principali membri della BSA sono le grandi industrie statunitensi del software, che attualmente detengono oltre il 60% dei brevetti software già rilasciati dall'Ufficio Europeo Brevetti, in contraddizione con il testo e lo spirito della legge attualmente in vigore.

La Conferenza dei Segretari Generali del Parlamento europeo ha deciso alcuni giorni fa di spostare la discussione e il voto sul rapporto McCarthy dalla data inizialmente prevista del 1° settembre alla seconda sessione di settembre (22 - 25 settembre).

Questo è un successo per gli enormi sforzi della FFII contro il rapporto McCarthy sulla brevettabilità del software. Probabilmente le persone di FFII sono riuscite a far sorgere ai Parlamentari europei qualche dubbio sull'efficacia di tale rapporto, anche se non si può certo parlare di pericolo scongiurato.

Allo scopo di diffondere la conoscenza del problema dei brevetti software, il Gruppo radicale al Parlamento europeo, il CDTI (Club Dirigenti Tecnologie dell'Informazione) e l'Associazione Software Libero, invitano cittadini e imprese attive ad ogni titolo nello sviluppo del software, libero o meno, a partecipare attivamente.

C'è da aggiungere una ciliegina. Bill Gates e Microsoft hanno lanciato il loro attacco. Per il software libero si prospetterebbe un futuro fosco. Bill Gates, per esempio, ha già minacciato di usare l'enorme portafoglio di brevetti software di Microsoft per bloccare lo sviluppo di GNU/Linux.

A dimostrazione di quanto detto e del reale rischio andate su questa pagina e potrete ammirare l'immensa mole di brevetti di cui è proprietaria Microsoft.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Qual è il motivo principale che ti può far desistere (oppure no) dal compiere un acquisto online?
La scarsa accessibilità del sito di ecommerce.
I tempi di consegna non certi.
La scomodità di dover rimanere a casa o di dover concordare la consegna con il corriere.
La possibilità che il pacco vada perso, se la spedizione non è tracciata.
La poca fiducia riposta nel negozio online.
Il prezzo maggiore del prodotto.
Le spese di spedizione elevate.
Il sovrapprezzo applicato per la spedizione contrassegno.
La scomodità di dover rispedire il pacco qualora la merce ricevuta sia danneggiata o difettosa.
La maggior difficoltà a far valere le condizioni di garanzia.
L'impossibilità di trattare sul prezzo o di chiedere uno sconto.
La poca fiducia riposta nei sistemi di pagamento online disponibili.

Mostra i risultati (2453 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 19 aprile


web metrics