È il caso di una giovane educatrice che collaborava col Sert nelle carceri torinesi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-10-2015]
Una giovane educatrice torinese, dipendente di una Onlus che collabora con il Sert per il recupero dei tossicodipendenti all'interno delle carceri torinesi ha ricevuto da parte del direttore carcerario una comunicazione in cui le si ritirava il permesso di accedere alle strutture carcerarie.
La ragazza si è trovata così nell'impossibilità di svolgere la propria professione e perciò l'Onlus ha risolto il rapporto di lavoro a termine che aveva con lei.
La motivazione ufficiale del provvedimento indica due episodi quali cause: il primo è «Essersi intrattenuta scambiando baci e abbracci con simpatizzanti dell'area anarco-insurrezionalista» e il secondo è «aver pubblicato sul suo profilo Facebook numerose fotografie di anarchici recentemente arrestati».
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Gli anarchici in questione sono persone arrestate con l'accusa aver commesso atti di violenza nei confronti dei cantieri dell'Alta Velocità in Val di Susa e sospettate di altri fatti di violenza.
In precedenza alla giovane era stato chiesto dalle autorità carcerarie di non entrare in carcere con una maglietta con lo slogan No TAV, richiesta a cui si era conformata.
La giovane, tramite il proprio legale, ha negato di far parte di gruppi anarchici e di avere particolare familiarità con queste persone.
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