Gasparri si oppone alla volontà dell'Antitrust: nel mercato della telefonia mobile non devono arrivare gli operatori virtuali, che potrebbero offrire tariffe più convenienti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-03-2005]
L'Antitrust ha aperto un'istruttoria per accertare se il comportamento di Tim, Vodafone e Wind, volto a impedire l'ingresso sul mercato italiano di operatori virtuali, configuri un comportamento anticoncorrenziale.
Un operatore virtuale è un operatore di telefonia mobile che non dispone di una rete propria ma acquista il traffico da un altro e poi lo rivende ai clienti finali (come fa per esempio Tele2 che è un reseller nella telefonia fissa) oppure affitta la rete in "roaming" di un altro gestore (come ha fatto Wind quando era agli inizi e non aveva ancora coperto con la propria rete tutto il territorio nazionale; oppure come H3G, che si appoggia ad altri gestori, per le zone non coperte dalla sua rete Umts).
In Francia, Inghilterra, Olanda e Danimarca, alcuni operatori mobili virtuali come Tele2 o Virgin hanno già iniziato da qualche tempo a offrire i propri servizi. In Italia, nonostante questa iniziativa dell'Antitrust, il Ministro Gasparri ha confermato che solo dopo il 2008 verranno concesse licenze per operatori virtuali in Italia. Si tratta di un orientamento che, limitando la concorrenza, penalizza i consumatori italiani, penalizzati da tariffe alte e da un cartello sulle tariffe che la stessa Antitrust aveva già sanzionato una volta.
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