Tim lancia la casella vocale per la posta elettronica: peccato che sia senza due doti fondamentali e faccia spendere soldi inutilmente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-03-2004]
Da tempo Tim batte la strada di rendere il telefonino un terminale multimediale, unico strumento di accesso wireless a tutte le forme di comunicazione, dagli Sms agli Mms, dai messaggi vocali in segreteria alla navigazione in Internet fino all'invio e alla ricezione di e-mail.
Per questo è nato più di 3 anni fa UniTim che rende il numero di telefonino un indirizzo di posta elettronica sul quale ricevere e-mail e fax ed oggi, sempre Tim lancia i-Box: un unico menù per accedere ai messaggi lasciati in segreteria centralizzata, per ascoltare le e-mail, che ti invia un Sms per avvisarti che ti è arrivata una e-mail e da chi, tutto ascoltabile chiamando il 49001, oppure consultabile via web sul sito di Tim.
Tutto bello, tutto ok e trendy, peccato che, a differenza dei maggiori Internet provider italiani che, nell'ultimo anno, si sono dotati di potenti sistemi antivirus ed antispamming per proteggere i Pc dei loro clienti, sistemi che giustificano il pagamento del canone per la casella di posta, Tim non lo abbia fatto.
Uno spamming continuo e persistente perché, essendo l'indirizzo e-mail coincidente con il numero del telefonino, è più facile reperirlo o ricostruirlo.
Insomma, quella che è una lodevole iniziativa di ampliamento dei servizi per la clientela rischia, così gestita, di diventare un boomerang per il primo gestore mobile italiano.
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