Ma è davvero una buona idea?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2016]
Entro cinque anni, la Francia pavimenterà 1.000 km di strade con pannelli solari per produrre elettricità.
Lo ha annunciato il ministro dell'Ecologia Ségolène Royal, che per realizzare il progetto ha deciso di adottare una tecnologia testata nei mesi scorsi in due cittadine francesi e sviluppata dalla Colas.
In pratica si tratta di coprire l'asfalto con uno strato di pannelli fotovoltaici in silicio policristallino spesso appena 7 millimetri: un concetto tutto sommato semplice che dà vita alla WattWay (la Strada dei Watt).
Le celle solari però non sono particolarmente resistenti: la sfida è quindi realizzare una pavimentazione che possa reggere al passaggio continuo dei veicoli (non solo auto, ma anche camion e trasporti eccezionali) così come alle condizioni atmosferiche e, se possibile, anche capace di sopportare bene imprevisti e incidenti.
Ci sono poi altri dettagli di cui tenere conto: è importante fare in modo che venga mantenuta l'aderenza e che la superficie risultante non sia troppo scivolosa, nemmeno se le condizioni meteo sono avverse.
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Colas afferma di poter venire incontro a tutte queste necessità e sottolinea i vantaggi di una tale pavimentazione: 1 km di "strada fotovoltaica" sarebbe in grado di fornire energia per l'illuminazione pubblica di una cittadina di 5.000 abitanti. Il progetto completo sarebbe in grado di soddisfare l'8% del fabbisogno energetico francese.
A tutte queste promesse non crede Craig Morris, noto per essere l'autore del libro The German Energiewende (La Transizione Energetica Tedesca).
Secondo Morris, gli enormi costi del progetto non saranno mai ripagati da una produttività che può essere soltanto minima.
Morris si basa sui costi della "strada solare" costruita nei Paesi Bassi lo scorso anno: per coprire 70 metri di pista ciclabile la spesa è stata di oltre 3 milioni di euro, ossia quasi 43.000 euro al metro. E a questa cifra bisogna poi aggiungere quanto si spenderà per la manutenzione.
Per racimolare la cifra necessaria il ministro Royal starebbe pensando di introdurre delle accise ad hoc sui carburanti, in modo da raccogliere per il progetto almeno 300 milioni di euro.
Se anche i costi non fossero un problema, Morris ribadisce quanto già diceva nel 2014 commentando un simile progetto americano: «Solo gli americani metterebbero dei pannelli solari sotto qualcosa» - scriveva - «perché non sanno come funzionano i pannelli solari. Il problema più grave è l'ombra. Basta un palo che getti un'ombra su una parte di essi per rovinare la produzione».
Inoltre, le strade sono normalmente costruite con particolari attenzioni affinché siano il più silenziose possibile, per non dare fastidio a chi abita nelle vicinanze. Le strade solari - sostiene Morris - sono rumorose, e per rimediare a questo problema non c'è (ancora) alcuna soluzione valida.
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