Ventenne rischia condanna pesante: gestiva sito di proxy

Forniva i mezzi per aggirare la censura, ora rischia molti anni di prigione.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-03-2016]

prigione proxy

Aggirare i blocchi imposti ai siti accusati di diffondere materiale pirata non è mai stato troppo difficile: c'è sempre infatti qualcuno che mette in piedi un proxy per aiutare gli utenti meno a loro agio con la modifica dei DNS, con l'uso delle VPN o con uno degli altri sistemi.

Callum Haywood, ventenne di Bakersfield (UK), è una di queste persone. O, meglio, lo era: nel 2014 è stato arrestato in quanto accusato di essere coinvolto nella gestione di diversi siti di proxy. Dopo un interrogatorio, è stato rilasciato su cauzione: il ragazzo ha infatti promesso di consegnare volontariamente parecchi domini.

La vicenda non è però finita lì, perché la polizia ha continuato a indagare, concentrandosi in particolare sul coinvolgimento di Haywood con Immuncity, piattaforma adoperata proprio per aggirare la censura, e diversi proxy che fornivano copie accessibili di The Pirate Bay e KickassTorrents.

A causa di ciò, Haywood è stato ora nuovamente arrestato e contro di lui sono stati presentati ben sette capi di imputazione: uno che riguarda «il trasferimento o la conversione di proprietà criminali» e sei che si riferiscono al «possesso di materiale usato in truffe». Questi ultimi riguardano, in altre parole, i proxy di The Pirate Bay e KickassTorrents.

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Haywood si proclama innocente, contando anche sul fatto che egli non è il gestore diretto dei siti originali ma si limitava a fornire l'accesso a delle copie. Ciò nonostante, rischia una pena pesante: da uno a cinque anni per ognuna delle accuse di «possesso di materiale usato in truffe» e fino a 14 anni per «trasferimento o conversione di proprietà criminali».

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Commenti all'articolo (5)

Ma certo, come no! :lol: E quando si renderanno conto che le armi che vengono prodotte servono, oltre che per le rapine e gli omicidi anche per le guerre e gli attentati faranno chiudere tutte le aziende che le producono e daranno l'ergastolo ai proprietari... :wink:
26-3-2016 14:52

Ma se cambio i miei DNS e metto quelli di Google per aggirare le restrizioni su alcuni siti che fanno, incriminano Google ?
26-3-2016 00:48

certo Alessandro, perché il rapinatore va in armeria a dire "mi da un'arma, ma ne voglio una buona per fare una rapina". Lasciamo perdere i circuiti illegali, quante volte si legge (dopo un omicidio o qualsivoglia atto criminale perpetrato a "mano armata") "pistola legalmente detenuta". Ecco, dubito... Leggi tutto
25-3-2016 09:30

{Alessandro}
se vendi armi a rapinatori vai in galera per molto, anche piu' del rapinatore. Lui era consapevole del crimine
25-3-2016 00:05

ebbene, prossimamente in galera quelli che vendono armi. Perché lo sanno tutti, che possono essere usate per rapinare le banche.
24-3-2016 14:58

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