La smart home di Google adesso supporta i comandi IF ... THEN

Grazie alle ''Ricette'' programmarla è un gioco da ragazzi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-05-2016]

onhub ifttt

OnHub è il router Wi-Fi che Google ha lanciato poco meno di un anno fa con l'intento preciso di farne il cuore di ogni smart home.

Progettato per aggiornarsi continuamente in automatico, si gestisce tramite l'app dedicata e ora supporta anche IFTTT, sigla abbastanza criptica dietro la quale si nasconde la possibilità di eseguire dei comandi al verificarsi di determinate condizioni. In altre parole, ora OnHub supporta le istruzioni if/then.

IFTTT in effetti sta per If This Then That (letteralmente: Se Questo Allora Quello, ossia Se accade questo evento, allora compi quest'altra azione) e indica la capacità di programmare il router con una serie di istruzioni chiamate Recipes (Ricette). L'articolo continua qui sotto.

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Per esempio si può istruire OnHub per eseguire operazioni semplici come pubblicare immediatamente un tweet non appena appare un articolo nel feed RSS ma anche per compiere azioni più utili, come bloccare tutte le serrature di casa non appena lo smartphone esce dalla portata del segnale Wi-Fi.

Allo stesso modo, si può chiedere a OnHub di accendere la luce dell'ingresso (naturalmente equipaggiata con una lampadina intelligente, come le Hue di Philips) quando il telefonino si connette alla rete senza fili.

OnHub supporta più di 300 app e dispositivi per la "casa intelligente", e per ciascuno di essi consente di stabilire che cosa fare quando essi vengono connessi o disconnessi.

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Commenti all'articolo (2)

Non sento proprio la necessità di barattare anche quel poco di privacy che mi resta con queste st......
21-5-2016 19:14

Cosi ora Google sa anche quando si è in casa o fuori casa...
18-5-2016 08:34

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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