UE: WhatsApp non passi più dati a Facebook

Le proteste dei garanti privacy hanno spinto Facebook a bloccare temporaneamente la condivisione dei dati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-11-2016]

facebook whatsapp europa

Dopo aver incassato le reprimende dei garanti per la privacy di Regno Unito e Germania, Facebook si è arresa e ha temporaneamente sospeso la condivisione dei dati tra WhatsApp e il social network in Europa.

La parola che però non bisogna sottovalutare nella frase precedente è temporaneamente.

Rappresentanti di Facebook si sono infatti già messi al lavoro per iniziare una trattativa con i garanti di tutti i Paesi dell'Unione Europea, con l'intento di arrivare a un accordo che permetta di riprendere il passaggio di dati tra la chat e il social network.

Se si è arrivati alla sospensione della condivisione è perché due punti soprattutto preoccupano le autorità europee, e Facebook non ha ancora trovato il modo di risolverli salvaguardando i propri obiettivi.

Il primo punto è l'utilizzo dei dati condivisi, in particolare la possibilità che essi vengano passati ad altre aziende: l'esempio fatto da WhatsApp all'annuncio della modifica delle condizioni ipotizzava una banca che volesse contattare l'utente in caso di pagamenti fraudolenti, o di un'agenzia di viaggi che volesse avvisare di un ritardo.

Sondaggio
Cosa fai quanto ricevi una richiesta d'amicizia da una persona che non conosci?
Di solito accetto tutte le richieste d'amicizia. Più amici ho, meglio è
Accetto l'amicizia solo di persone con cui ho conoscenze in comune
Sui social, aggiungo come amici solo le persone che conosco personalmente

Mostra i risultati (1285 voti)
Leggi i commenti (9)

Il secondo punto riguarda invece la modalità con cui queste novità sono state somministrate agli utenti: WhatsApp le ha inserite all'interno delle rinnovate condizioni d'uso (che molti hanno accettato senza leggere), mettendo in coda a esse un segno di spunta che era possibile togliere se non si voleva attivare la condivisione (un modo di procedere noto come opt-out). In pratica, ha arruolato tutti d'ufficio, permettendo soltanto ai più pignoli di scamparla.

La UE avrebbe preferito che WhatsApp agisse al contrario, ossia che la scelta predefinita fosse di non aderire alla condivisione, dando a ciascuno la possibilità di attivarla qualora così desiderasse (opt-in).

I garanti europei vorrebbero che sia questa la modalità scelta qualora si arrivasse a consentire a Facebook di riattivare la condivisione dei dati.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Son d'accordo con te Cesco ma, se continuiamo di questo passo, fra un po anche per trovar lavoro bisognerà essere iscritti a fessbuk: link e poi chissà che altro ci passeranno solo sui social e simili, e allora toccherà veramente iscriversi... :incupito: In ogni caso son pronto a scommettere che si sono adeguati solo a parole.
19-11-2016 15:22

@sirio Guarda che non è mica obbligatorio utilizzare servizi tipo WhatsApp o Facebook
18-11-2016 22:09

{utente anonimo}
ok,adesso smette di passarli, ma quelli che ha già passato fino a ieri con l'opt out che nessuno ha letto? Li cancella? Se non lo fa è praticamente inutile il blocco annunciato tanto per far contente la ue, tanto li ha già praticamente tutti!
18-11-2016 14:42

{sirio}
Credo che non dovrebbero esistere aziende così grandi, che inevitabilmente impongono il loro potere a tutti, anche ai governi (e se non lo fanno oggi lo faranno domani). E' anche una questione economica, con pochissimi che accumulano ricchezze e potere immensi, e una platea di masse di dipendenti che parallelamente... Leggi tutto
17-11-2016 22:14

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (437 voti)
Novembre 2025
Resuscitare l'aspirapolvere smart ucciso da remoto dal produttore
AGCOM, ecco la lista dei siti porno che richiederanno la verifica dell'età: si parte il 12 novembre
Ottobre 2025
Microsoft Azure in crisi: il disservizio ha fermato le Poste, Starbucks e il Parlamento scozzese
Anche Aranzulla teme la IA: il calo del traffico è reale e coinvolge tutta l'editoria digitale
Oltre 2.000 pacchi Amazon scomparsi scovati dai Carabinieri in un magazzino nel milanese
La pasta termica che corrode il metallo e "fonde" insieme dissipatore e CPU
Pericolo! Stampante nuova!
Internet delle cose, dobbiamo abituarci alla morte
L'OS di Commodore per gli orfani di Windows 10: OS Vision 3.0, cuore Linux ed estetica retro
Guida autonoma in 60 città italiane: Italia primo laboratorio europeo per i test
Infotainment in auto, nuove regole: i veicoli smart dovranno avere un'autoradio FM/DAB+
Mozilla introduce Firefox VPN: navigazione cifrata nel browser. Privata e gratuita
Windows 11 25H2: debutta il menu Start con layout dinamico e integrazione con lo smartphone
DAZN chiede 500 euro di risarcimento a 2000 utenti già multati per pirateria. E minaccia cause
Energia elettrica: il prezzo cambia ogni 15 minuti. Fasce orario stravolte, la sera costa di più
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 4 novembre


web metrics