Quando la pseudoscienza influenza il potere
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-07-2017]
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L'astrologa di Reagan
Dopo la Seconda Guerra Mondiale potere e pseudoscienza hanno continuato ad andare a braccetto. La ricerca scientifica sovietica sulla telepatia, o “comunicazione biologica” come la chiamavano i russi, era iniziata già negli anni Venti del secolo scorso e fu svolta presso l’Università di Leningrado, pensando di applicarla alle comunicazioni segrete con le navi.
Durante il governo di Stalin ci fu una pausa, ma successivamente ricominciò un forte interesse governativo per il paranormale e in particolare per la telecinesi e per la precognizione, rispettivamente allo scopo di “sabotare i sistemi elettrici dei missili balistici intercontinentali” e per “prevedere ed evitare incidenti nello spazio”.
La foga sovietica per il paranormale, specialmente negli anni Sessanta, indusse gli Stati Uniti a pensare che ci fosse un rischio strategico credibile in questo campo.
Nel 1973, un rapporto commissionato dall’agenzia di ricerca avanzata per la difesa (DARPA, Defense Advanced Research Projects Agency) mise nero su bianco il timore militare americano che l’intensa attività dei russi nel paranormale, gestita da fisici e ingegneri, potesse “condurre più facilmente alla sua spiegazione, al suo controllo e alla sua applicazione di quanto lo faccia la ricerca statunitense” [Scientific American, 2008].
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Non va dimenticato che gli Stati Uniti avevano già sottovalutato una volta la ricerca sovietica e questo aveva portato all’umiliazione dello Sputnik, il primo satellite artificiale, che nel 1957 aveva sorvolato impunemente l’America, trasportato da un razzo che era una versione modificata di quelli che i sovietici minacciavano di usare per recapitare bombe atomiche sulle città degli Stati Uniti.
Nacque così la sperimentazione del paranormale nelle forze militari americane, raccontata sopra le righe nel film L’uomo che fissava le capre e più seriamente nel libro di Jon Ronson che ha ispirato il film, Capre di guerra.
Il personaggio del generale Hopgood che nel film è convinto di poter attraversare i muri con la forza del pensiero è reale: è basato su Albert Newton Stubblebine III, generale dell’esercito statunitense, comandante dell’INSCOM (US Army Intelligence and Security Command) dal 1981 al 1984, uomo chiave nell’invasione militare americana di Grenada nel 1983.
Questo generale avviò un programma di formazione di “super soldati” capaci appunto di attraversare i muri e di “diventare invisibili a comando”. Tutti i suoi comandanti di battaglione erano tenuti a imparare a piegare cucchiai col pensiero alla maniera del celebre sensitivo Uri Geller.
Stubblebine fu uomo chiave del Progetto Stargate: nulla a che fare con la popolare serie televisiva, ma un progetto militare di visione remota che si svolgeva a Fort Meade, nel Maryland. Fra l’altro, Stubblebine è uno degli esperti citati da Giulietto Chiesa nel suo film Zero sugli attentati dell’11 settembre 2001.
L’infatuazione americana con il paranormale in divisa militare andò avanti in segreto fino al 1995, quando fu resa in parte pubblica, documentando per esempio il coinvolgimento con la CIA di Harold Puthoff, un ricercatore ben noto a chi ha seguito la vicenda di Uri Geller. Da allora è stata ufficialmente interrotta.
Oggi sappiamo che per decenni i russi, allarmati dall’impeto americano, aumentarono i propri sforzi nel paranormale, e lo stesso fecero gli americani, in una tragicommedia degli equivoci dalla quale dipendeva la decisione di scatenare o meno una guerra termonucleare.
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Pseudoscienza al potere oggi: Svizzera, Kenya
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