YouTube, niente spot se il canale non è popolare

Google distrugge i sogni degli YouTuber.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-04-2017]

youtube 10000 views

Se siete o volete diventare degli YouTuber perché sperate di diventare il prossimo PewDiePie e credete di poter far soldi facili con i vostri video, prestate attenzione: le regole del gioco sono appena cambiate.

Con un post sul blog ufficiale YouTube ha infatti annunciato una modifica impostante che riguarda il Programma Partner, ossia il programma che consente ai creatori di contenuti di guadagnare denaro grazie alle pubblicità.

La modifica in sé è molto semplice: d'ora innanzi, per poter partecipare allo YouTube Partner Program bisogna aver accumulato per lo meno 10.000 visualizzazioni dei video contenuti nel proprio canale.

Soltanto a quel punto si potrà fare domanda per entrare nel programma. YouTube esaminerà la richiesta, verificherà che i video del canale non violino alcuna norma della piattaforma, e se tutto sarà in regola darà la propria benedizione.

Ciò significa quindi che i novizi dovranno farsi un nome prima di iniziare a guadagnare, ma anche che l'ammissione non è più automatica: ora è necessario rigare dritto prima di poter sfruttare YouTube economicamente.

Il motivo della variazione risiede proprio nel fatto che fin troppe persone hanno cercato di sfruttare illecitamente il Programma Partner, violando le politiche di YouTube con video non ammessi, per lo più offensivi.

Sondaggio
Come passi maggiormente il tuo tempo online?
Sui social network
Leggendo e scrivendo email
Guardando filmati
Cercando e leggendo informazioni
Giocando online
Leggendo i blog
Sui forum
Ascoltando musica e radio online
Leggendo quotidiani e riviste
Altro (specificare nei commenti)

Mostra i risultati (2139 voti)
Leggi i commenti (9)

Quando gli inserzionisti si sono accorti che i loro spot erano associati a video offensivi, si sono ritirati in blocco: ben 250 marchi diversi alla fine di marzo avevano fermato le proprie campagne pubblicitarie, chiedendo a Google di porre rimedio alla situazione.

Il rimedio consiste nelle variazioni al Programma Partner che abbiamo appena illustrato.

E se per gli aspiranti YouTuber si tratta di una seccatura, per la piattaforma video più popolare del web si tratta di porre rimedio a una situazione che - per colpa del boicottaggio degli inserzionisti - se fosse rimasta invariata avrebbe causato perdite per 750 milioni di dollari.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Come sovente accade per colpa di pochi furbi ci rimettono tanti onesti... e Google si adegua e, probabilmente, non le dispiace neppure troppo.
11-4-2017 19:01

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Qual è il motivo principale che ti può far desistere (oppure no) dal compiere un acquisto online?
La scarsa accessibilità del sito di ecommerce.
I tempi di consegna non certi.
La scomodità di dover rimanere a casa o di dover concordare la consegna con il corriere.
La possibilità che il pacco vada perso, se la spedizione non è tracciata.
La poca fiducia riposta nel negozio online.
Il prezzo maggiore del prodotto.
Le spese di spedizione elevate.
Il sovrapprezzo applicato per la spedizione contrassegno.
La scomodità di dover rispedire il pacco qualora la merce ricevuta sia danneggiata o difettosa.
La maggior difficoltà a far valere le condizioni di garanzia.
L'impossibilità di trattare sul prezzo o di chiedere uno sconto.
La poca fiducia riposta nei sistemi di pagamento online disponibili.

Mostra i risultati (2453 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics