La pirateria musicale è viva e vegeta, nonostante lo streaming

In netto calo i download di Mp3, ma è iniziata l'era dello stream ripping.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-04-2017]

pirateria musicale streaming

Per anni si è ripetuto che tra le motivazioni alla base della pirateria musicale c'era la mancanza di un sistema legale, flessibile ed economico per l'ascolto di musica in formato digitale.

Poi, sulla scena si sono affacciate realtà come Spotify o Apple Music che, a fronte di una contenuta quota mensile o dell'ascolto di spot pubblicitari, consentono di fruire legalmente, in streaming, di tutta la musica che si desidera.

Se a ciò si aggiunge l'esistenza di realtà come YouTube che, pur essendo una piattaforma di condivisione video, da moltissimi utenti viene adoperata come mezzo principale per accedere ai propri brani preferiti, si potrebbe iniziare a pensare che non resti alcuna ragione per darsi alla pirateria.

In parte ciò è vero: il vecchio download dei brani ha subito un certo calo di popolarità, e lo stesso è successo ai software un tempo adoperati a quello scopo come Napster, Limewire, eMule e via di seguito.

Allo stesso tempo, tuttavia, è aumentato un nuovo tipo di pirateria, come i dati pubblicati da Statista dimostrano: è infatti cresciuto lo stream ripping.

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Il nome è piuttosto esplicativo: grazie ai molti servizi disponibili online o tramite software appositi, si trasforma la musica ottenibile in streaming da una delle diverse fonti in un file da conservare sul proprio PC, tablet o smartphone che sia.

Una delle fonti più utilizzate per effettuare lo stream ripping è proprio YouTube: sono molti i siti che permettono di indicare semplicemente l'indirizzo del video che si desidera convertire e in cambio forniscono un file, includendovi - se lo si desidera - anche il video (in questo caso naturalmente non si avrà un file MP3 ma un MP4 o un altro formato che contempli anche il video).

prevalence of music piracy

La pirateria musicale è insomma tutt'altro che scomparsa: ha soltanto assunto una nuova forma accanto a quella vecchia.

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Commenti all'articolo (3)

Francamente reputo piuttosto improbabile che la pirateria musicale possa scomparire, avrà alti e bassi, ma credo che continuerà ad esistere fino a quando ci sarà da pagare per ascoltare musica. Probabilmente a bassi costi di fruizione corrisponderà un basso tasso di pirateria e viceversa anche in funzione dei mezzi disponibili per... Leggi tutto
24-4-2017 15:13

{kalamun}
Io utilizzo molto lo streaming, a volte ascolto in streaming anche musica che possiedo in CD. Però lo streaming ha due problemi grossi: 1- Una parte della musica che mi piace non è a catalogo 2- Dall'estero (e io abito all'estero) molta musica italiana non si può ascoltare per via delle restrizioni... Leggi tutto
19-4-2017 21:54

{charcot}
La creazione di regole imposte da policanti più o meno corrotti ha creato la categoria dei 'pirati', proprio come la creazione di limiti inventati da Big Pharma e imposti da lobby mediche corrotte, ha creato malattie che prima non esistevano (in quei limiti). Un gioco sociale, in cui nessuno dei giocatori sa quello che... Leggi tutto
18-4-2017 19:32

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