Il termine pirati li fa sembrare ''fighi'', ma sono solo dei ladri.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-05-2016]
Chiamarli "pirati" è stato un errore: in questo modo, infatti, quanti violano il copyright risultano ammantati di un'aura romantica che rende giustificabile agli occhi del mondo il fatto che stiano violando la legge.
A sostenere questa teoria è Graeme Grant, capo delle operazioni antipirateria presso l'IFPI, la Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica, il quale ne ha parlato durante il recente MarkMonitor Annual Spring Symposium, che si è svolto a Londra alla presenza di rappresentanti della MPAA e della BBC.
«La gente pensa alla pirateria e le vengono in mente i film d'azione sui pirati» ha commentato Grant. «In un certo senso, chiamarli in quel modo è stato un errore, perché la gente pensa che stiano facendo qualcosa di "figo"».
È colpa del nome, quindi, se la pirateria è tanto diffusa?
I "pirati" stessi non sembrano farci troppo caso, anche quando devono la loro fama proprio a quella definizione. «Non mi importa che la gente ci definisca un sito pirata» spiega Spud17, di The Pirate Bay a TorrentFreak. «Dopotutto, siamo The Pirate Bay e abbiamo una nave pirata come logo».
Altri, come il gestore di un noto sito di torrent che preferisce mantenere l'anonimato, affermano: «Non mi interessa di come la gente chiami i siti come il mio. Se pensano che sono un sito pirata, va bene, ma non mi interessa proprio».
|
D'altra parte, meglio "pirati" che "ladri di contenuti", che è la definizione verso la quale le organizzazioni antipirateria e le major sembrano maggiormente orientate oggigiorno.
«I media dipingono gli utenti del nostro sito come "ladri digitali"» racconta ancora Spud17. «Ma il furto è la rimozione permanente di qualcosa senza consenso; la pirateria, o la condivisione o la copia dei file, riguarda la copia e la condivisione di qualcosa con altre persone, qualcosa che gli esseri umani hanno fatto sin da quando siamo stati inventati. Abbiamo sempre condiviso la cultura gli uni con gli altri, con i nostri pari».
«Possono chiamarsi in qualunque modo vogliano» conclude Spud17. «Ciò che facciamo l'abbiamo fatto sin da prima dell'era digitale e continueremo a farlo. Pirati o condivisori, i termini non sono importanti. Ciò che facciamo lo è».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator