Il file sharing è lecito

Dall'introduzione dell'EUCD l'uso del file sharing è stato sostanzialmente messo al bando. Anche quando non si lede nessun diritto?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-07-2003]

E' online una guida per un uso consapevole dei sistemi P2P e dei programmi di file sharing. Per i non esperti, si tratta dei sistemi di condivisione e scambio dei files (napster, winmix, ecc), che permettono a milioni di persone in tutto il mondo di procurarsi tracce musicali per lo più in formato mp3, gratis e di qualità accettabile (alcune orecchie esperte riescono a percepire la differenza, le mie no), ma anche filmati, documenti, programmi. Questa pratica, spesso, viola i diritti d'autore ed è perseguita dalla legge.

La guida, che fornisce strumenti di autotutela per coloro che scambiano files,è stata presentata il 24 luglio in una conferenza stampa dei verdi insieme all'associazione newglobal.it.

L'EUCD European Union Copyright Directive (ZEUSnews ne ha già parlato), legge definitiva il 29 aprile 2003, introduce una serie di novità legali nel campo del "diritto d'autore". Come spesso avviene, nel salvaguardare gli interessi economici dei grossi editori e dei produttori di software proprietario, questa legge lede alcuni diritti degli utenti che consideriamo sacrosanti, come quello di ascoltare il nostro cd sul computer, o di farci una copia di riserva (ampia riflessione di ZEUSnews qui).

"La condivisione in rete di files rientra tra questi diritti, e la guida -hanno spiegato Ettore Panella e Manuel Buccarella di Newglobal.it - è uno strumento di primo intervento per dare consapevolezza agli utenti. La crescita di sistemi peer to peer consente un nuovo modello di relazioni sociali che non possono essere sottoposte alla mera logica commerciale. E anche dal punto di vista giurisprudenziale vi sono molte discussioni e riserve sulla punibilità, come esplicitato nella guida."

La posta in gioco è alta: "Occorre capire - ha dichiarato il senatore dei verdi Fiorello Cortiana - cosa è il diritto in un'era nuova come quella digitale. E' una questione che tocca la natura costitutiva delle relazioni sociali. La società dell'informazione e della condivisione della conoscenza spingono le grandi aziende dei contenuti a mutare le loro strategie commerciali, e una azione unicamente difensiva è inefficace."

Abbiamo di fronte qualcuno che, per tutelare interessi anche legittimi, non esita a rubarci fette sempre più grosse di libertà. La consapevolezza dei nostri diritti di utenti è l'unica arma che abbiamo per limitarne lo strapotere.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Dark
Non facciamoci confondere Leggi tutto
29-7-2003 22:33

Vanni
Si fa, ma non si dice! Leggi tutto
28-7-2003 13:29

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Chi non ha pagato l'assicurazione auto verrà individuato grazie a una serie di controlli incrociati con videocamere stradali e dati del Ministero. Che cosa ne pensi?
L'uso della tecnologia è diventato troppo invadente. Ogni giorno ci viene sottratta un'ulteriore fetta di privacy.
Ben vengano i controlli, se servono a diminuire le tasse (o i premi di assicurazione) di quelli che onestamente le pagano.
Il provvedimento va a colpire soltanto i disperati, che con la crisi cercano di arrangiarsi.
I veri evasori non si faranno certo acchiappare con questi mezzucci.
Prima di tutto bisognerebbe abbassare i costi delle assicurazioni.
Io non pago né l'assicurazione auto, né il canone Rai, né niente!
Viaggio solo in autobus o in bicicletta, non mi riguarda.

Mostra i risultati (2809 voti)
Luglio 2025
PosteMobile da Vodafone a TIM: cambio rete nel 2026. 5 milioni di utenti coinvolti
Fratelli d'Italia, stretta sul ''pezzotto'': sanzioni per gli utenti fino a 16.000 euro
Scoprire gli amanti al concerto e licenziarli? In Italia non sarebbe mai potuto succedere
Svelate le specifiche dell'iPhone pieghevole: chip A20, fotocamera da 48 MP e prezzo davvero premium
Compensi per copia privata, la SIAE alza le tariffe. E vuole tassare anche il cloud
ChatGPT in imbarazzo: con un semplice trucco genera chiavi attivazione Windows
La IA di Google "fa calare il traffico" ai siti web: parte la denuncia alla Commissione Europea
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 luglio


web metrics