Quindici anni fa uno studente universitario diffuse in rete per la prima volta un virus con effetti devastanti: una lezione da non dimenticare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-11-2003]
"Ci può essere un virus in giro per Internet". Era passata da poco la mezzanotte del 3 novembre del 1988 quando Andy Sudduth - amministratore di sistema ad Harvard - diede notizia del primo attacco alla Rete, il Great Worm. Oltre 10.000 i server bloccati e la tutta Rete fuori uso per più giorni: talmente devastanti gli effetti che, se accadesse oggi, metterebbe in ginocchio l'economia mondiale.
Il virus - del quale cade in questi giorni il 15° anniversario - era partito la sera del 2 novembre dal computer di Robert Morris, un dottorando che in quel periodo studiava alla Cornell University. Lo individuarono subito: processato, Morris beccò tre anni con la condizionale, 10.000 dollari di multa e 400 ore di servizi sociali.
Però intanto Morris era diventato un'icona vivente per il movimento hacker. E, cosa ancora più importante, fu a seguito di questo episodio che il governo degli Stati Uniti creò il Computer emergency response team (Cert), quell'organizzazione che può essere considerata la polizia di Internet.
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