I produttori di software per auto devono affrontare una scelta: quale standard adottare tra Java, Windows e Linux? E' guerra anche qui.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2003]
Java, Microsoft e Linux sono impeganati in una serrata competizione anche nel mondo dell'industria automobilistica.
Ogni auto oggi contiene tra 25 e 100 componenti elettronici digitali intelligenti (microcomputer, sensori logici, etc). Questi componenti sono integrati tra loro in un architettura di rete veicolare che ha bisogno di un software. Un software che deve permettere la migliore integrazione interna all'automobile di componenti mobili come cellulari, lettori Cd/Mp3, navigatori che devono colloquiare con l'esterno con servizi informativi, sistemi di pagamento e così via. Anche questo mercato della componentistica elettronica vive le tendenze di tutta l'industria automobilistica alla sempre maggiore concentrazione per ridurre i prezzi di ricerca e produzione.
Negli anni '90 un gruppo di produttori automobilistici e di fornitori di componenti elettroniche ha fondato il consorzio AMIC-C, per definire una piattaforma standard per i sistemi telematici veicolari che è stata sviluppata prevedendo come interfaccia software il linguaggio Java, che risulta quindi il più utilizzato.
Anche Linux si sta facendo strada nel mondo dell'automobile: alcuni produttori sono interessati alla possibilità di risparmiare sulle licenze e l'uso di Linux che si sta facendo strada negli smartphone potrebbe fare al caso loro.
Anche di questi temi si dicuterà il prossimo 25 Novembre all'Infomobility Forum di Torino, organizzato dalla fondazione Torino Wireless.
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