Il Governo contro il pedoporno

E' stato approvato nei giorni scorsi il Disegno di Legge del Consiglio dei Ministri contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2003]

Sicuramente Internet è oggi uno dei canali più ad alto rischio per il passaggio clandestino di immagini pornografiche riguardanti bambini; sicuramente oggi sempre più persone sono sensibili nei confronti di quello che succede. Oggi siamo più consapevoli della barbarie di quelle immagini, rubate a chi dovrebbe vivere di innocenza e non di violenza.

Quello che il Governo si propone è nobile, anche se di difficile realizzazione, ma leggiamo entusiasmo nelle parole di chi ha lavorato a questo progetto: Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, afferma senza mezzi termini: "Questa è una vera e propria sfida non solo per la prevenzione e la repressione dell'uso illecito e riprovevole di Internet, ma anche per la massima valorizzazione e diffusione delle opportunità che la Rete consente in molti settori, dalla comunicazione alla conoscenza, dall'internazionalizzazione al miglioramento dei rapporti culturali. Il provvedimento affronta in maniera organica il delicato problema disponendo una serie di precisi interventi, non solo amministrativi ma anche tecnicoorganizzativi che renderanno molto più difficile rispetto al passato esercita-re queste attività illecite e, di conseguenza, si favorirà un uso più diffuso e sereno delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione".

Bene, ma che cosa dice il Disegno di legge approvato? Siamo andati a ricercare quali siano le linee direttrici, e abbiamo trovato che l'obiettivo è espresso in 2 punti principali, come si legge sul sito del Governo:
1) integrare l'ordinamento penale vigente, che già dal 1996 era stato dotato di strumenti di lotta al fenomeno (negli anni rivelatisi comunque insufficienti a stroncarlo, anche a causa della crescente diffusione della rete internet);
2) individuare misure di lotta alla pornografia minorile diffusa in rete.

Troviamo inoltre un testo esplicativo delle intenzioni, che citiamo: "Con l'intento di dotare la magistratura e le forze dell'ordine di strumenti sempre più efficaci per contrastare il fenomeno degli abusi sessuali sui minori e dello sfruttamento di questi nella diffusione di materiale pornografico, il provvedimento estende la protezione accordata al minore sino al compimento del diciottesimo anno di età; amplia la nozione di pornografia infantile ed il suo ambito; individua elementi costitutivi del reato di sfruttamento sessuale di minori, comuni a tutti gli Stati dell'Unione; prevede sanzioni adeguate nonché imputazione di responsabilità anche a persone giuridiche. Presso il Ministero dell'interno viene costituito il Centro nazionale per il monitoraggio della pornografia minorile su internet, con il compito di raccogliere segnalazioni, anche pro-venienti dall'estero, sull'andamento del fenomeno su rete, e vengono previste altresì iniziative finalizzate ad impedire la diffusione e la commercializzazione dei prodotti pedopornografici via internet: tra queste ha particolare rilievo un sistema di controllo e disattivazione di mezzi informatizzati di pagamento, carte di credito ed altro, tramite una stretta collaborazione fra Banca d'Italia, Ufficio italiano cambi, istituti di credito e strutture di polizia".

Ottime intenzioni, ma aspettiamo i risultati, sperando che arrivino presto; intanto restiamo il più vigili possibile per controllare che le promesse divengano realtà e non restino solo parole scritte e non fatti.

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