Dopo l'approvazione della legge Gasparri si pensa a un boom della Tv digitale; in realtà la Tv del futuro sarà quella di Fastweb e di Telecom.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-12-2003]
Questo Natale vede la partenza delle trasmissioni di Tv digitale da parte di Mediaset: acquistando un apparecchietto apposta si potrà vedere Retequattro e, forse, partecipare a qualche quiz televisivo interagendo con il proprio telecomando.
Mediaset è la prima a partire e non avrebbe potuto essere diversamente: la legge Gasparri che consente a Mediaset di continuare a trasmettere in chiaro con Retequattro, aggirando le diverse sentenze della Corte Costituzionale che vietano a un privato di detenere più di due reti televisive nazionali, e che darà la possibilità a Mediaset di crescere ancora nel settore dei quotidiani, delle radio e nel controllo di ancora più pubblicità si basa tutta sull'avvento della Tv digitale come garanzia di pluralismo.
In pratica la legge Gasparri sulla base di un futuro vicino, in cui la Tv digitale moltiplicherà fino a 100 i canali televisivi nazionali a disposizione del teleutente, ha legittimato l'attuale duopolio televisivo.
Non solo: non esiste una produzione industriale di massa di televisori e/o decoder per la Tv digitale a prezzi accessibili su cui i consumatori alle prese con il caro-euro possano buttarsi, a meno che non intervengano incentivi fiscali che non sappiamo se lo Stato può permettersi.
La legge però è stata approvata e Mediaset non poteva fare a meno di crederci e cominciare ad avviare una sperimentazione, almeno per salvare la faccia. Poi si vedrà: se il Presidente della Repubblica la ratificherà e non la rivierà alle Camere perché sia corretta, se la Corte Costituzionale non la rigetterà, se l'Antitrust europeo non ne chiederà la modifica, se qualche referendum abrogativo non la stravolgerà e se un eventuale sconfitta di Berlusconi alle elezioni del 2006 non cambierà, ulteriormente, le regole del gioco sarà questa la cornice legislativa per la Tv, digitale e no, e per tutto il sistema della comunicazione: stampa, Tv, cinema, radio, Internet.
Intanto però la Tv digitale rischia di nascere già vecchia e superata: una cosa buona l'amministratore delegato di Mediaset, Fedele Confalonieri, tra tante cose meno buone, in questi giorni l'ha detta: "Il nostro vero concorrente è Telecom Italia, il cui utile è uguale a tutto il nostro fatturato".
Ma perché il vero concorrente di Mediaset è Tronchetti Provera e la sua Telecom? Oggi gli utenti in banda larga di Telecom Italia sono già sui due milioni e i piani di Tronchetti Provera sono di collegarne un altro milione nel 2004, certo in gran parte è Adsl a velocità non elevate ma Fastweb sta dimostrando che è possibile portare la Tv sul doppino telefonico con i collegamenti a 1,2 Megabit/s.
Già oggi su 200 mila abbonati Fastweb il 60% ha il serviziotelevisivo ed è stata stretta un'alleanza con la Sky di Murdoch per permettere agli abbonati Fastweb di ricevere le loro partite di calcio. Ci sarà spazio per la Tv digitale a fronte dell'impegno di due aziende del calibro e della disponibilità finanziaria di Telecom Italia e Fastweb?
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