Il ransomware che arriva via PEC

Sembra una fattura in scadenza, invece è un malware.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-10-2019]

ransomware pec

La Posta Elettronica Certificata (PEC), soluzione spesso adottata per gestire i rapporti con la pubblica amministrazione ma anche quando sia necessaria prova certa dell'avvenuta comunicazione, va diffondendosi sempre più e, di pari passo, sempre più attira l'attenzione di malintenzionati.

Il CERT-PA (Computer emergency response team della Pubblica amministrazione) ha scoperto che da qualche tempo in qua va diffondendosi proprio tramite PEC una nuova variante del ransomware FTCODE, che già aveva fatto danni nel mese di settembre.

Dato che la PEC viene usata anche per comunicare con clienti e fornitori, FTCODE si nasconde all'interno di un messaggio che può presentarsi come una fattura in scadenza o una comunicazione analoga.

In allegato c'è un archivio, che a sua volta contiene un file in formato Word (.doc), il quale ospita una macro malevola.

Chi apre il file credendo che sia davvero ciò che dice di essere e, fidandosi, accetta l'attivazione delle macro viene infettato dal ransomware vero e proprio, che provvede a cifrare i dati (ma non le cartelle di sistema di Windows) e a richiedere un riscatto.

In tutti i casi come questo, la raccomandazione è sempre la stessa: oltre a dotarsi di una buona soluzione di sicurezza (antivirus, antimalware), gli utenti devono innanzitutto stare in guardia e non fidarsi di tutto ciò che arriva nella loro casella di posta, anche se ha un aspetto ufficiale: il malware può arrivare anche via posta certificata.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

E' proprio questo che dovrebbe immediatamente insospettire! In ogni caso è possibile che molta gente non abbia le idee del tutto chiare su cosa una PEC garantisce in termini di sicurezza e su cosa, invece, non è assolutamente diversa da qualsiasi altro tipo di web mail e questo può indurre ad abbassare la guardia... Leggi tutto
20-10-2019 19:25

Scommetto che aprendo questi documenti con Libre Office non corro rischi. (Se poi sotto c'é Linux ancora meglio)
12-10-2019 19:10

Un'altra cosa che potrebbero fare è un sistema GpG. Ovvero un servizio pubblico (accessibile da tutti) dove per ciascuno viene generata una coppia di chiavi, di cui quella pubblica viene pubblicata, collegata al nome/cognome. Un po' come se fosse un dato aggiuntivo negli elenchi telefonici, per capirci. Se vuoi avere la tua chiave... Leggi tutto
12-10-2019 00:26

{ice}
@ Captain Achab si puo inviare posta normale alle caselle PEC, ma di solito i provider di dafult la rifiutano. e se accetti di ricerverla finisce in un appostia cartella. Detto questo la PEC non è super certificata come potrebbe essere lo SpID. Nel senso che con un documento falso ti registri un dominio di 3° livello PEC su... Leggi tutto
10-10-2019 22:34

Se non blocchi i messaggi dalla posta normale, puoi ricevere anche quelli (cosa poco furba ma c'è gente che ama ricevere ogni genere di spam anche sulla pec). Poi ci sono tanti che ritengono superfluo uilizzare password sicure e differenti per ogni account. Un mio cliente si è ritrovato con la pec bucata ed utilizzata per cercarr di... Leggi tutto
10-10-2019 20:59

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