MediaWorld sotto attacco ransomware: hacker vogliono 200 milioni in bitcoin

Colpite soprattutto le sedi in Germania e nei Paesi Bassi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2021]

mediaworld ransomware hive

È da alcuni giorni vittima di un attacco ransomware il gigante tedesco dell'elettronica MediaMarkt, presente anche in Italia con il marchio MediaWorld.

A essere colpiti sono in particolar modo i sistemi dei negozi di Germania e Paesi Bassi, sebbene anche le sedi in altri Paesi siano state colpite; le cifre ufficiose parlano di oltre 3.100 compromessi.

Gli autori del ransowmare hanno chiesto un riscatto di 240 milioni di dollari (oltre 200 milioni di euro) in Bitcoin per restituire all'azienda il controllo di server, computer e workstation, la cui compromissione sta causando problemi nella gestione della normale attività.

Nonostante infatti le vendite riescano a continuare, in molti casi è diventato impossibile utilizzare i sistemi di pagamento elettronici o effettuare i resi, poiché l'indisponibilità del sistema informatico impedisce di ricostruire lo storico delle transazioni.

Secondo quanto riporta la stampa olandese, inoltre, ai dipendenti dei negozi MediaMarkt è stato consigliato di scollegare i registratori di cassa dalla rete per cercare di contenere il diffondersi dell'infezione, che è dovuta al ransomware Hive.

Il team che gestisce Hive è noto per avanzare richieste particolarmente esorbitanti, come il "riscatto" chiesto a MediaMarkt dimostra, per poi accettare una trattativa e far scendere la cifra a un ammontare comunque considerevole ma che appare, rispetto a quello iniziale, più ragionevole: sembra che al momento in cui scriviamo gli hacker abbiano affermato di potersi accontentare dell'equivalente di 50 milioni di dollari (oltre 43 milioni di euro) in Bitcoin.

MediaMarkt, dal canto proprio, ha fatto sapere di aver contattato le autorità e di aver avviato ogni misura necessaria per rimediare al danno non appena l'infezione è diventata manifesta; al momento non è chiaro se i dati crittografati dal ransomware siano stati anche copiati e spediti ai creatori di Hive.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

Eh già in questi mesi di shortage sono così difficili da trovare...
14-11-2021 14:45

Non possiamo escludere che il reparto IT di MediaWorld non abbia avuto un HD a portata di mano per fare i backup. :lol:
14-11-2021 14:32

Più che altro costa meno ed è più sicuro partire dai backup che non hanno costi esorbitanti e possono essere recuperati in breve tempo... se un'azienda ha un una policy minimamente seria di backup ovviamente. Leggi tutto
14-11-2021 14:29

I bitcoin non sono anonimi, al primo pagamento con indirizzo o nome per una consegna possono venire a prenderti. La tracciabilità si può fare all'infinito e investigando possono raggiungere il malfattore. Ho notato che solitamente i wallet con proventi illegali grossi non vengono spesi suggerendo che aspettano la prescrizione dei reati o... Leggi tutto
12-11-2021 00:04

{rome}
E pensare che noi diamo, perché costretti, i nostri dati a una teoria infinita di incapaci, che poi vengono regolarmente hackerati. Per i pagamenti anonimi di cui ho letto nei commenti, le crypto non sono anonime come si crede. Solo Monero e poche shitcoin lo sono. I contratti sono pubblici e chiunque li può controllare nei... Leggi tutto
11-11-2021 20:24

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