Dall'iniziativa di un gruppo di blogger e giornalisti under-30 nasce il quotidiano Media, dedicato al mondo della comunicazione e dei new media.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-05-2004]
E' nato un nuovo quotidiano: Media, diretto da un giovane blogger, Mario Adinolfi, attorniato da una redazione altrettanto giovane, con nomi di prestigio per il Web italiano come Max Giovagnoli.
Nei suoi primi 3 numeri c'è stata un'ampia rubrica dedicata al mondo blog, a cosa si muove, ai siti di maggiore richiamo, cosa assolutamente nuova nel panorama della nostra stampa.
A differenza di altri quotidiani, nati recentemente, questo nasce per un'autentica passione, ed un certo coraggio, di giovani che uniscono l'essere Bbogger e l'essere giornalisti, cosa strana in un momento in cui essere giornalisti e blogger viene posto in contrapposizione ed alternativa.
Di Media, un quotidiano che nasce dalla Rete ne parliamo con Barbara Massaccesi, che della redazione di Media è un po' l'anima.
ZN: Voi di Media, a partire da Mario Adinolfi, siete degli "apostoli" della e-democracy, cosa significa? Il vostro quotidiano ne parlerà?
Barbara Massaccesi: Cos'è l'e-democracy? Beh, è una cosa diversa dall'e-government, che è la possibilità di offrire sulla Rete al cittadino servizi che gli semplifichino la vita come farsi un certificato, che è, comunque, una cosa buona. L'e-democracy è cercare di coinvolgere maggiormente, attraverso, la Rete, il cittadino nella vita pubblica, nelle decisioni sulla vita della sua comunità, cercando di superare il distacco del cittadino dalla politica, aumentando gli spazi di democrazia diretta.
Chiamare il cittadino a decidere sl bilancio partecipato, farlo decidere se costruire un asilo o un garage. La Rete può servire a questo, già in Brasile e in Spagna abbiamo avuto esperienze cittadine di questo tipo, senza pensare alla Svizzera e ai suoi istituti di democrazia diretta come i frequenti referendum.
Ci sono dei problemi da superare, come i gap generazionale da parte degli over 50 per l'uso del Pc ma la politica può fare molto attivando iniziative diffuse di alfabetizzazione informatica. In Italia non c'è quasi nulla e se ne parla poco, Media quotidiano cercherà di stimolare un dibattito più vivace e concreto su queste tematiche, che sembrano utopistiche ma non lo sono.
ZN: Ma il discorso dell'e-democracy è più di destra, di sinistra, di centro?
Barbara Massaccesi: L'e-democracy non è un discorso appannaggio della sinistra, anzi, la nostra esperienza di giovani, impegnati nel movimento Democrazi@ Diretta su queste tematiche, è stata deludente alle prese con la giunta di CentroSinistra del Sindaco Veltroni. Si discosta dalle tematiche di una certa sinistra tradizionale perché punta soprattutto sulle persone che sulle masse, a ridare potere alle persone.
ZN: In Italia, soprattutto sulla Rete, c'è una grande mobilitazione contro il D.L. Urbani contro la pirateria on line, che rivela un modo antiquato e vecchio di affrontare la Rete e la rivoluzione che ha portato nel mondo della cultura e della scietà. Voi di Media parlerete di questi problemi, di questo dissenso?
Barbara Massaccesi: Si, è vero in Italia c'è un approccio vecchio a queste tematiche da parte della politica, che è lontana dalle nuove generazioni e anche i giovani in politica spesso si limitano a ripetere schemi vecchi che a parlare con i propri coetanei. Certo, parleremo e affronteremo anche il Decreto Urbani e le sue implicazioni.
ZN: Uno spazio importante nel vostro giornale è dedicato alle informazioni sulle opportunità di lavoro e agli sbocchi occupazionali nel mondo dell'informazione, dello spettacolo (cinema, tv, fotografia, teatro) e delle telecomunicazioni. E' una scelta strategica per voi?
Barbara Massaccesi: Si, Media quotidiano nasce dal mensile Mediajob, in cui siamo stati i primi a dare notizia, per esempio, della ricerca di casting per le trasmissioni tv, cosa che si tendeva a fare in maniera poco trasparente, per favorire conoscenze e amicizie. Si, questa è una cosa richiesta e continueremo a farlo.
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