[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-07-2025]
Gli smartphone semplicemente "pieghevoli" hanno ormai abbondantemente perso il carisma della novità; così, Samsung sta ora puntando a dispositivi che hanno non una, ma due pieghe. La coreana è una delle prime aziende a puntare su questo genere di dispositivi ed entro la fine dell'anno lancerà un dispositivo tri-fold: due pieghe, tre porzioni di schermo. Lo ha confermato direttamente il capo della divisione Mobile Experience di Samsung Electronics: Tae-Moon Roh ha fatto l'annuncio durante una conferenza stampa a margine dell'evento Galaxy Unpacked tenutosi a Brooklyn, New York, lo scorso 9 luglio.
L'evento aveva come scopo mettere in luce i nuovi Galaxy Z Fold 7, Z Flip 7 e Z Flip 7 FE, ma già era atteso l'annuncio di un dispositivo tri-fold; anzi, si sperava che Samsung fosse già in grado di mostrare un prototipo. Le dichiarazioni ufficiali di Roh non fanno altro che confermare l'obiettivo di portare il dispositivo sul mercato entro l'anno.
Il concetto di smartphone tri-fold non è del tutto nuovo. Samsung ha presentato al Mobile World Congress (MWC) di quest'anno due prototipi di display pieghevoli a tre sezioni: Flex G e Flex S hanno suscitato interesse per le potenzialità di trasformarsi da formato compatto a tablet-like con uno schermo più ampio. I tradizionali foldable come Galaxy Z Fold si piegano in due sezioni; il tri-fold introduce una doppia cerniera, consentendo tre pannelli display che si ripiegano su se stessi. Questo design promette una versatilità finora inedita: un telefono tascabile quando chiuso, un dispositivo intermedio per multitasking quando parzialmente aperto e un'esperienza simile a un tablet se aperto del tutto.
Le speculazioni sul nome del dispositivo circolano da mesi. Alcune fonti suggeriscono "Galaxy G Fold" per via della forma della cerniera, anche se Roh ha chiarito che il nome definitivo non è ancora stato deciso. L'azienda si sta concentrando sul perfezionamento del prodotto, con particolare attenzione all'usabilità. Un'animazione di One UI 8 è trapelata all'inizio di luglio: ha offerto un primo sguardo al possibile design del dispositivo, mostrando tre pannelli display che si aprono in modo fluido. Questo suggerisce che il progetto sia in una fase avanzata di sviluppo.
Volendo conquistare questo settore di mercato, Samsung non ha una fretta eccessiva: dopotutto ha già perso la palma di primo produttore di uno smartphone tri-fold a favore di Huawei, che ha presentato il Mate XT lo scorso settembre. Altri produttori come Xiaomi e Honor stanno esplorando formati simili; Apple dovrebbe debuttare nel settore dei pieghevoli nel 2026. Il segmento dei dispositivi foldable sta gradualmente passando dall'essere una nicchia a diventare un mercato mainstream. Secondo Minseok Kang, vice presidente della pianificazione prodotto smartphone di Samsung, il tri-fold è progettato per offrire un'esperienza utente avanzata: con un focus su «multitasking e intrattenimento immersivo» avvicina l'esperienza d'uso a quella di un laptop, pur mantenendo la portabilità di uno smartphone.
La complessità di un dispositivo con doppia cerniera solleva interrogativi su durata, peso e prezzo. I pieghevoli attuali di Samsung come il Galaxy Z Fold 7 sono già tra i più costosi sul mercato, con prezzi che superano i 1.800 euro. Il tri-fold, considerato un prodotto premium destinato a un pubblico di nicchia, potrebbe posizionarsi in una fascia di prezzo ancora più alta, limitandone l'adozione di massa. Voci di corridoio sostengono che un dirigente di Samsung, che ha voluto restare anonimo, ha espresso dubbi sulla reale domanda di mercato per questo tipo di dispositivi, suggerendo che l'azienda stia ancora valutando l'accoglienza degli utenti.
Dal punto di vista tecnico il tri-fold dovrebbe beneficiare delle ultime innovazioni di Samsung Display, che ha perfezionato i display pieghevoli con tecnologie come l'Ultra Thin Glass e le cerniere a basso attrito. Si prevede che il dispositivo integri il processore Snapdragon 8 Gen 4, lo stesso utilizzato nei nuovi Z Fold 7 e Z Flip 7. Ci saranno funzionalità AI avanzate come quelle viste nell'ecosistema Galaxy AI per migliorare l'esperienza utente in attività come la traduzione in tempo reale, il multitasking e la gestione dei contenuti.
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